Traffico di animali: occhio ai "cuccioli di Natale"
Mettere un cagnolino o un gattino sotto l'albero sembra un'idea carina, ma potrebbe alimentare un business illecito che vale 300 milioni di euro all'anno. L'Ordine dei veterinari di Milano invita a prestare attenzione e fornisce qualche consiglio
Un traffico illecito internazionale si consuma ogni anno sulla pelle di migliaia di cuccioli di cane e gatto. A segnalarlo è l'Ordine dei Medici Veterinari di Milano con un appello ad informarsi preventivamente sull'affidabilità dei negozi e allevamenti e a verificare provenienza, documentazione e profilassi dell'animale.
L'invito dei veterinari prende le mosse dall'aumento, tipico del mese di dicembre e del periodo natalizio, del traffico illecito di cuccioli provenienti da paesi stranieri. Un business molto redditizio, stimato in circa 300 milioni di euro all'anno.
I piccoli animali d'affezione vengono allevati in vere e proprie “fabbriche intensive” nei paesi dell'Est europeo e – sprovvisti della documentazione necessaria o dotati di documenti falsi – vengono acquistati a pochi euro per poi essere rivenduti in Italia a un prezzo medio di 700 euro, ma per alcune razze si arriva anche a 1500 euro.
Carla Bernasconi, presidente dell'Ordine dei Veterinari di Milano, spiega che “Il percorso che porta un cucciolo dal luogo di nascita, dove le madri vengono sottoposte ad uno sfruttamento massivo e costante, fino alle case degli italiani è tanto redditizio – per i trafficanti e le realtà conniventi – quanto dannoso, se non letale, per gli cuccioli stessi”.
I piccoli vengono strappati alle madri molto prima della fine dello svezzamento e affrontano lunghi viaggi stipati in luoghi angusti e in condizioni igieniche disastrose. I sopravvissuti al viaggio sono, nella maggior parte dei casi, esemplari sofferenti, deboli e con disturbi comportamentali.
“Dal punto di vista della salute – continua Bernasconi – potranno sviluppare gravi malattie infettive come cimurro e gastroenterite o presentare infestazioni di parassiti. Tutte conseguenze del mancato svezzamento e dei trattamenti farmacologici a cui vengono sottoposti prima che il loro sistema immunitario si sia correttamente formato”.
Come se non bastasse, il “cucciolo natalizio” viene spesso regalato a proprietari che non sono pronti a riceverlo, con il risultato di finire nel giro di pochi mesi a popolare ulteriormente canili e gattili.
L'acquirente si reca generalmente nei negozi, nei garden o su internet, ma non sempre si informa sulla reale provenienza dell'animale e sulla documentazione necessaria. “L'appetibile prezzo di vendita e la pronta disponibilità sotto Natale – prosegue Bernasconi – determinano l'aumento delle vendite tra novembre e dicembre”.
Il 2 dicembre a Melegnano, in provincia di Milano, un medico veterinario e un pregiudicato sono stati denunciati per maltrattamento di animali e frode in commercio. Il Corpo Forestale dello Stato ha sequestratoquattordici cani di razza chihuahua e bouledogue, tutti senza documenti sanitari e microchip, custoditi in piccole scatole di plastica e che stavano per essere venduti con annunci online.
Risale invece a un mese fa il caso di Udine, dove la Polizia Stradale ha scoperto 49 cuccioli di cane di varie razze – pincher, chihuahua, cavalier king, maltesi, volpini, barboncini, pastori tedeschi – privi di microchip e documenti di accompagnamento stipati in condizioni precarie in un'auto proveniente dalla Slovacchia.
Dopo questi episodi di cronaca l'Ordine dei Medici Veterinari di Milano spiega come l'acquisto o l'adozione di un animale d'affezione debbano essere scelte ponderate, consapevoli e responsabili. Una scelta che va compiuta a prescindere dal periodo natalizio.
I veterinari si raccomandano inoltre di assicurarsi che:
Il cucciolo sia dotato di microchip e di tutta la documentazione prevista dalla legge sulla provenienza e sulla profilassi (documentazione che può comunque rivelarsi contraffatta, per cui la soluzione ideale sarebbe quella di evitare la “pronta consegna” e di informarsi preventivamente sugli allevamenti più affidabili);
il nuovo proprietario sappia offrire tutto l'affetto e l'attenzione di cui questi animali hanno bisogno e che sanno ricambiare;
venga consultato un medico veterinario affinché indirizzi verso il soggetto più adatto al futuro proprietario;
vengano seguiti i corsi (facoltativi) per il “patentino”, fruibili anche prima di aver acquistato o ricevuto un cane, un valido supporto a comprendere l'animale, le norme vigenti e le esigenze della collettività.
Una valida alternativa all’acquisto e un buon modo per contrastare il traffico illecito di cuccioli è l’adozione di un animale d’affezione presso un canile o un gattile. “Non sempre la scelta di un cucciolo è la scelta più opportuna: un esemplare adulto ha carattere e sistema immunitario pienamente formati – conclude Bernasconi – e un operatore esperto o un medico veterinario potranno consigliare al nuovo proprietario l’animale più adatto, evitando spiacevoli sorprese e l’alimentazione del traffico illecito internazionale. Inoltre, adottando un animale, si contribuisce a migliorarne lo stato di benessere”.