Tecnologie e innovazioni a servizio dei nonni. Così l'Europa finanza la ricerca scientifica per gli over-65 in Italia. Parla Fabrizia Lattanzio membro del Irccs Inrca

Nel 2012 il ministero della Salute, insieme a Regione Marche e all'Irccs Inrca di Ancona, il più importante centro di ricerca e di cura per anziani, ha creato Italia Longeva. Motore di Italia Longeva è Fabrizia Lattanzio, membro del comitato scientifico del nuovo ente e direttore dell'Irccs Inrca.

Lattanzio, cos'è Italia Longeva?
«Nasce per promuove una nuova cultura dell'anziano, che in futuro potrebbe diventare cardine di un moderno sistema paese, fulcro dello sviluppo economico e sociale, stimolo per la ricerca, l'innovazione e le nuove tecnologie. Perché se fino a oggi si è lavorato molto sulla quantità degli anni di vita, c'è moltissimo da fare rispetto alla qualità»

Come si può rendere questa fase della vita più serena?
«Dalla teleassistenza ai dispositivi tecnologici, sono molte le innovazioni che possono essere sfruttate. Diventando, allo stesso tempo, un volano per il mondo produttivo»

C'è qualche nuovo progetto in gestazione?
«Sì, due innovazioni di tecnoassistenza. La prima si chiama Chefmyself, robot da cucina per aiutare gli anziani ai fornelli. Ha un'interfaccia tablet collegabile alla tv, che incoraggia gli anziani a cucinare da soli e offre consigli di dieta sana. Possiede anche un social network per condividere ricette e allargare i rapporti sociali. Ora 20 vecchietti, metà italiani, metà olandesi lo stanno testando»

E l'altro progetto?
«Si chiama Up Tech, un piano di intervento per aiutare i familiari di chi è affetto da Alzheimer. Le abitazioni vengono dotate di una serie di sensori in grado, per esempio, di percepire quando l'anziano scende dal letto e, quindi, di accendere le luci e avviare una segnaletica luminosa per condurlo in altre stanze. Segnali di allarme si attivano se un sensore rileva una caduta, perdite di gas, l'assenza della persona per un tempo troppo lungo o semplicemente l'apertura di porte e finestre»

Chi paga questi progetti?
«Soprattutto l'Europa, mentre altre iniziative si sono fermate perché l'Italia non ha abbastanza risorse per sostenerle. Fa eccezione la Regione Marche perché, essendo la regione più longeva d'Italia, si è posta già da tempo il problema»

Su cosa stanno puntando le Marche? 
«A Fabriano è nato Longevityhub, una casa laboratorio dove decine di aziende, fra cui la locale Indesit, collaborano per realizzare soluzioni abitative a portata di anziano ed espongono i loro progetti in questa struttura, sempre aperta al pubblico. Partendo da qui, le imprese hanno cominciato a capire che studiare soluzioni a misura di anziano è economicamente vantaggioso, anche se questa cosa non è ancora percepita a livello di società civile. Per questo Italia Longeva partirà con un road show fra le città d'Italia per sensibilizzare la popolazione».

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