Catherine Spaak, la donna che ha provato a rendere la tv un posto migliore

Aveva passato le sue private rivoluzioni e in Harem con ospiti straordinarie disquisiva di privati universi, senza fare rumore, scambiando sguardi e intelligenze. All’Isola dei Famosi una fugace apparizione per ritrarsi con l’eleganza di sempre

Elegante: l'aggettivo da cui non si sfugge in queste prime ore senza Catherine Spaak è sempre quello. Elegante. Una donna, un'attrice in primis e poi in seconda battuta autrice e presenza da piccolo schermo che negli anni è sempre stata in grado di portare in questa televisione intrisa di volgarità un tono composto, in cui la domanda, l'esternazione, il commento e il riguardo nei confronti dell'altro era in grado di non sovrastare nessuno. Senza per questo trascurarne il contenuto, che restava, incredibile a dirsi, intatto.

 

Di tv Spaak, con quell'accento irresistibile, e quell'espressione dolcissima e ironica al tempo stesso, dall'alto dei suoi tacchi bassi ne ha fatta parecchia. Ma nonostante questo era quanto di più distante dal piccolo schermo si potesse immaginare. Dal tribunale di Forum teneva in piedi quel piccolo show dai tratti circensi facendolo apparire persino plausibile, e basterebbe pensare cosa sia diventato negli anni per rendersene conto. Con il suo Harem, certo erano ben altri tempi, e che tempi, lontani e gentili, disquisiva con le sue ospiti di privati universi, senza fare rumore, scambiando sguardi e intelligenze con Franca Valeri, Monica Bellucci, Isabelle Allende.

 

Una donna che aveva passato le sue private rivoluzioni e che ospitava donne di chiarissima fama, che ognuna a suo modo era stata essa stessa una rivoluzione. Così tra una nota orientale e un tappeto, si parlava di piaceri nascosti, di sguardo maschile, di emancipazione e omosessualità. Senza cadute, senza inutili strepiti.

Quando fece la sua bizzarra apparizione all'Isola dei Famosi, su cui non sbarcò neppure adducendo crisi di panico, brutte esperienze, barchette traumatizzanti e altre all'epoca leggende metropolitane variegate, sembrò seppur per pochi fugaci attimi che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Vedere Catherine Spaak tra le beghe condominiali dell'Honduras, tra una delle tante Rodriguez e un Diaco qualsiasi, non poteva essere un'immagine reale.

Cosa c'entrava quella signora della televisione nella televisione più brutta del momento? In realtà talmente poco che appunto si ritirò ancor prima di cominciare. Perché la signora dell'anti tv col reality si abbinava poco, come si direbbe ora, non era in palette. E questa era la sua vera, definitiva prova di eleganza: rendere la tv un posto migliore, e quando non era possibile, arrotare la erre e salutare.

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