Mondo
7 luglio, 2023

La fornitura dei contestati ordigni, banditi da una convenzione firmata anche dall’Italia. Il giorno più caldo della storia. Il vaccino contro la malaria in Africa. Le dimissioni del capo della polizia di Tel Aviv. I fatti da conoscere

Gli Usa forniranno le controverse bombe a grappolo all’Ucraina. Le notizie dal mondo

Usa, bombe a grappolo in Ucraina
L'Ucraina è alla ricerca di bombe a grappolo, note per causare gravi ferite ai civili. E, come scrive il New York Times, gli Stati Uniti stanno valutando di dargliele. Anzi secondo alcuni retroscena il presidente americano Joe Biden avrebbe già approvato l’invio. Dopo le continue pressioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sostiene che le bombe a grappolo sono il modo migliore per uccidere i russi che sono nascosti nelle trincee e bloccano la controffensiva dell'Ucraina per riconquistare il territorio. La Russia ha già usato le bombe a grappolo nel conflitto ma si tratta di armi il cui utilizzo di frequente è stato definito come un crimine di guerra perché colpiscono indiscriminatamente civili e persone innocenti, trasformando la zone in cui cadono in un campo minato. La maggioranza dei Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno firmato una Convenzione nel 2008 che vieta «qualsiasi uso, stoccaggio, produzione e trasferimento» delle bombe a grappolo. 

 

Mondo, 4 luglio il giorno più caldo di sempre
Martedì scorso, il 4 luglio, la temperatura media globale ha raggiunto i 17,18° gradi Celsius. È stato il giorno più caldo di sempre. E gli esperti si aspettano che il record venga battuto di nuovo molto presto. Secondo i dati raccolti dal National Centers for Environmental Prediction (NCEP), è stato superando il record di 17,01°C raggiunto il giorno prima. Fino all’inizio di questa settimana il giorno più caldo mai registrato era stato nel 2016, durante l'ultimo evento meteorologico globale El Niño, quando la temperatura media aveva raggiunto i 16,92°C. L'Organizzazione meteorologica mondiale ha confermato che El Niño è tornato. Così, come scrive il Guardian, gli esperti hanno previsto che, combinato con l’aumento di calore dovuto al riscaldamento globale porterebbe a temperature più record.

 

Tunisia, caccia all’uomo nero
Da tre giorni a Sfax, la seconda città della Tunisia, ci sono disordini, violenze e caos. Scoppiati a causa delle tensioni sociali tra la popolazione residente e i migranti subsahariani. Dopo la morte di un tunisino per accoltellamento, del quale sono accusati tre migranti. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: i cittadini hanno picchiato i migranti subsahariani costringendoli a lasciare la città in direzione del confine con la Libia. Le violenze si inseriscono in un momento di tensione già alta in Tunisia, e soprattutto a Sfax, città portuale alle prese con un forte afflusso di migranti, notevoli difficoltà economiche e l’incapacità istituzionale di gestire la situazione.

 

Cisgiordania ancora sotto attacco
Tensione in Cisgiordania dove nella notte il 6 e il 7 luglio un palestinese è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dopo che un colono israeliano è morto durante una sparatoria avvenuta nei pressi di un insediamento israeliano illegale nel nord. L'esercito israeliano ha detto che l’aggressore ha tentato di fuggire, ma è stato subito ucciso dalle forze israeliane. Decine di soldati israeliani sono sul posto e stanno effettuando ricerche per altri possibili sospetti. Intanto più di 3 mila civili, inclusi anziani e feriti, sono stati evacuati dal campo profughi di Jenin in seguito all’operazione delle forze armate israeliane iniziata nella notte tra domenica 2luglio e lunedì 3. Si tratta della più vasta operazione militare dai tempi della Seconda Intifada. Con l’obiettivo di eliminare le fazioni armate che hanno nel campo la loro roccaforte.

 

Israele, si è dimesso il capo della Polizia
«Sto pagando un prezzo personale intollerabilmente alto per la mia scelta di evitare una guerra civile. Ho intenzione di terminare il mio servizio nella polizia dopo il passaggio di consegne», ha dichiarato in Tv Ami Eshed, il capo della polizia di Tel Aviv, lo scorso mercoledì 5 luglio. Si riferisce al fatto di essere stato considerato troppo indulgente con i manifestanti in protesta per la riforma della giustizia dal ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir che, invece, gli aveva chiesto di usare il pugno di ferro: «Non sono stato in grado di soddisfare le aspettative del livello ministeriale, che includevano la violazione delle regole, dei protocolli, e della struttura organizzativa nel processo decisionale e nel giudizio operativo». Come scrive il Washington Post, dopo le dichiarazioni di Eshed migliaia di manifestanti sono scesi in strada in segno di protesta per le dimissioni forzate.

 

Mali, le Nazioni unite se ne vanno
«Il governo del Mali chiede il ritiro senza indugio», aveva detto a giugno il ministro degli Esteri maliano Abdoulaye Diop, sottolineando che il Paese è aperto alla cooperazione con le Nazioni Unite. Così, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato per porre fine alla sua decennale missione di mantenimento della pace in Mali che dovrebbe lasciare il paese dell'Africa occidentale entro il 31 dicembre.

 

Africa, vaccino contro la malaria lanciato in 12 Paesi
Il tanto atteso vaccino contro la malaria verrà distribuito in 12 paesi africani nei prossimi due anni. Per combattere una malattia che uccide quasi mezzo milione di bambini ogni anno. Le prime 18 milioni di dosi sono state assegnate ai paesi in cui il rischio che i bambini si ammalino e muoiano di malaria è più alto, secondo una dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell'Unicef .

 

Cina, l’università che non esiste
Si chiama “Shanhe University” ed è localizzata all’incrocio tra quattro province in Cina: Shandong, Shanxi, Henan e Hebei. Dove la competizione per l'esame di ammissione all'università nazionale cinese, è feroce. Non è un istituto reale ma un meme che ha rapidamente catturato l'immaginazione degli studenti cinesi grazie ai social. Così in tanti hanno contribuito al suo sviluppo: adesso l’università oltre a uno stemma e a un motto ha anche un sito, l’elenco dei docenti e un opuscolo con le info per l’ammissione. Nel giro di una settimana, quello che era iniziato come uno scherzo spensierato si è trasformato in una comunità online.

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