Cultura
19 gennaio, 2011

Tendenze 2011, si viaggia gratis

Trovare un passaggio in macchina. Scambiare ospitalità in tutto il mondo. O andare a dormire nelle fattorie dove si paga solo con qualche ora di lavoro. Ecco come la crisi aguzza l'ingegno dei vacanzieri no-cost

Una settimana a New York, un weekend a Parigi o una visita a Firenze senza spendere un euro. Si chiama "free travel" la tendenza a (tentare di) viaggiare gratis chiedendo un passaggio o ospitalità alle persone della città che si decide di visitare. Possibile grazie alla nascita di una serie di network in Rete che promuovono vacanze a costo zero e a ridotto impatto ambientale. Per iniziare, si può andare su Roadsharing.com, dove si cerca un posto in auto o si offre il proprio mezzo di trasporto per raggiungere una stessa destinazione. Un'idea che rimpiazza il vecchio dell'autostop: accedendo al sito, prima di partire, si ha già occasione di stabilire un contatto con il futuro compagno di viaggio, conoscere quali sono i suoi interessi e avere un'idea della sua affidabilità.

Tutto grazie alla creatività di Daniele Nuzzo, fondatore del portale: «Il progetto è partito da un'esigenza personale. Ho creato la prima versione del portale, che si chiamava viavai.it, quando frequentavo la facoltà di ingegneria all'università di Firenze: mi servivano compagni di viaggio per condividere la tratta fino a Francoforte, dove seguivo il programma Erasmus. Nel 2008, grazie al numero crescete di utenti iscritti, oggi sono 40 mila, ho ampliato il sito rendendolo adatto ad un pubblico internazionale, più flessibile e cambiandogli nome».

Partecipare è facile: chi trova un percorso in sintonia con le sue esigenze può scrivere all'inserzionista tramite il sito, sarà poi lo staff di RoadSharing.com a inoltrare la richiesta.

In alternativa, c'è Passaggio.it , con la sua applicazioni per iPhone e piattaforma per cellulari Gps. E' un portale di car pooling operativo sia in Italia sia in Europa, che mette in comunicazione utenti in ogni istante in real time. Garantisce protezione e sicurezza alle donne, infine, postoinauto.it: prima di pubblicare in bacheca il proprio messaggio, la viaggiatrice può optare se offrire un passaggio "normale" (aperto a tutti) oppure un "viaggio rosa". In questo caso solo gli iscritti appartenenti al gentil sesso possono rispondere. Una volta ottenuto il passagio a sbafo, però, da qualche parte bisogna pur dormire.

E qui viene in aiuto un vero "must" di Internet ormai da anni, Couchsurfing.com: è una rete internazionale dedicato allo scambio di abitazioni che coinvolge oltre un milione di membri in 232 paesi. «Attraverso questo social network si ha l'opportunità di scoprire posti nuovi, non da turisti, ma da locali. Condividendo lo stesso tetto si entra nella cultura nel paese che si visita, nelle abitudini e nella quotidianità delle persone in modo più immediato ed economico. Scambiando casa, insomma, si condivide soprattutto una filosofia di vita», dice Simona Gallieri, 36 anni specialista in cardiochirurgia all'ospedale San Gennaro di Monza e volontaria di Emergency, che con couchsurfing.com non solo ha girato l'Europa, ma ha aperto le porte di casa sua a persone provenienti da Brasile, Polonia e Scozia.

La sicurezza e la qualità del soggiorno sono garantiti o da un sistema di feedback mediante il quale ogni iscritto può rilasciare il proprio giudizio. Stesso meccanismo su Hospitalityclub.org, portale nato in Germania e poi sviluppatosi in tutto il mondo (209 paesi), su Globalfreeloaders.com, Homexchange.com e Scambiocasa.it, network valido solo in Italia. In alternativa, si possono offrire un po' di ore di lavoro in cambio dell'ospitalità.

Per un'esperienza di questo tipo, isprata al "total green", si può cliccare su wwoof.com, il sito del World Wide Opportunities an Organic farms: un'organizzazione non profit che opera in tutto il mondo e crea un collegamento fra le fattorie biologiche e i vacanzieri che vogliono offrire il proprio lavoro in cambio di vitto e alloggio. Le mansioni richieste variano a seconda del luogo: si va dalla produzione del formaggio a quella del vino, dalla coltivazione con tecniche di biodinamica alla raccolta della frutta.

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