Il disegno di legge 2281 approvato dal Parlamento stabilisce che dal 1 settembre 2011 non possono essere venduti libri nuovi con uno sconto superiore al 15 per cento. Il limite vale sia per le librerie sia per i negozi on line. Il testo, proposto da Ricardo Levi del Partito democratico, è stato appoggiato anche dalla maggioranza. La legge prevede qualche eccezione.
Lo sconto potrà superare il 15 per cento per i libri usati; quelli a tiratura limitata; libri d'arte, antichi e di edizioni esaurite; libri fuori catalogo e libri pubblicati da almeno 20 mesi e dopo che ne siano trascorsi almeno sei dall'ultimo acquisto effettuato dalla libreria.
Restano ammesse le promozioni speciali, durante le quali i negozianti potranno aumentare lo sconto però senza superare il 25 per cento. Le promozioni sono consentite soltanto una volta l'anno e non a dicembre, il periodo degli acquisti natalizi. È ammesso poi uno sconto del 20 per cento in manifestazioni di particolare rilevanza oppure se si tratta di vendere a scuole, università, ad associazioni non a scopo di lucro, istituzioni o centri con finalità scientifiche.
Rimane il problema del prezzo. Se in Italia un libro costa in media 16,1 euro, in Francia lo si paga 14,4 euro (-11,9%), in Germania: 13,6 euro (-18,8%), in Inghilterra:14 euro (-17,1%), negli Usa: 11,1 euro (-46,1%).