Downtown Abbey, fenomeno globale. Ma in Italia non 'sfonda'

Tutti i numeri della serie tv inglese, dalla Gran Bretagna all'Italia

Ha il Guinness dei primati come produzione tv con più recensioni favorevoli al mondo. Ma in Italia? “Downton Abbey” ha debuttato l’11 dicembre 2011, un anno dopo la première in Gran Bretagna. Merito di una donna, Cristina Veterano - oggi Channel manager di Top Crime - che l’ha scoperta nel bouquet di proposte Universal, e del direttore di Rete4 Giuseppe Feyles, «ancora orgoglioso di aver puntato sulla serie quando nessuno voleva acquisirne i diritti perché “troppo alta”».

Da allora le prime tre stagioni di “Downton Abbey” hanno scandito il Natale del canale Mediaset, mentre in libreria una scia di volumi ne scandagliava ogni segreto: “Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey”, di Fiona Carnarvon (Vallardi), sulla vita della reale Lady Cora; “Ai piani bassi-Memorie di una cuoca”, di Margaret Powell (Einaudi) che pare abbia ispirato gli ideatori della serie; “Il mondo di Downton Abbey” (Rizzoli).

La febbre però in Italia non è scoppiata, a giudicare dagli ascolti: un milione e 600 mila per la prima stagione, un milione e 200 mila per la terza. In verità “Downton Abbey” numeri record li ha raggiunti solo nei paesi anglofoni. I francesi sono i più scettici: 800 mila spettatori e il 3% di share sulla TMC, e sono scesi di 1-2 punti di media anche i canali che l’hanno trasmessa in Germania e Spagna. «L’azienda», assicura Feyles, «era consapevole che non avrebbe raggiunto ascolti altissimi. Non è il grande racconto popolare ambientato in Italiae anche per questo si è deciso di non mandarla su Canale5. Ma per qualità e valori che racconta dà lustro a tuttoil palinsesto di Rete4».

Ad amarla è soprattutto il Nord (quasi il doppio che il sud), col Nord Est in vetta. L’Italian Fan Page su Facebook conta 6.343 scatenati iscritti, su Rete4 piovono richieste per avere puntate in anticipo e le prime 2 stagioni in dvd in autunno sono schizzate al secondo e terzo posto della classifica di vendita dell’homevideo. E chissà cosa racconterebbero i download illegali.
La quarta stagione? Sotto l’albero del prossimo Natale.

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