Ci soffermiamo sulle implicazioni etiche, ed è giusto, però sorvoliamo sulle implicazioni acustiche, ed è strano: pare che nessuno si accorga di quanto rumore producano le slot e i videopoker piazzati nei bar.
La ludopatia è davvero una brutta bestia, certo, ma perché dobbiamo sentirci frivoli se parliamo anche del nostro udito e del nostro sistema nervoso?
Dalle “macchine mangiasoldi”, usando una definizione che piacerebbe alla nonna di Fogazzaro e alla Carlucci, fuoriescono rantoli elettronici e musichette martellanti, senza citare il tintinnio ossessivo delle monete (in entrata e, ogni tanto, in uscita). Un chiasso madornale. Un rischio ?per noi, assordati e isterici, ?e un rischio, più grave, a livello antropologico: l’estinzione dei vecchietti.
Sì. Perché il bar, il vero bar, ha il biliardo con il panno consumato e il caffè che sa ?di petrolio, ha i tramezzini di calcestruzzo e una serie di liquori misteriosi, ha gli specchi graffiati e, appunto, ha i vecchietti. Una razza splendida.
Un ecosistema già decimato dalla Legge Sirchia e, ora, dal frastuono delle slot e dei videopoker.
Qualcuno sopporta, qualcuno si arrende e gioca, moltissimi vanno a cercare un bar che sia ancora un bar. Poi, magari, dilapidano l’intera pensione alle lotterie istantanee, ma questa ?è un’altra storia. E le lotterie istantanee, almeno, sono silenziose!
Cultura
7 agosto, 2017Il panno verde consumato, il caffè che sa di petrolio e i liquori misteriosi sono stati ormai rimpiazzati da orde di macchinette assordanti
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Il diritto alle vacanze - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 15 agosto, è disponibile in edicola e in app