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Cultura
novembre, 2024

Canili trasparenti

Un database su randagi, pet e allevamenti. Per contrastare le zoomafie e proteggere gli animali da ogni forma di maltrattamento

Sanzioni amministrative, denunce, sequestri di strutture, per un valore complessivo di 4.665.205 euro. Sono questi in sintesi i numeri del lavoro dei carabinieri del Nas, svolto tra maggio e settembre di quest’anno, che hanno setacciato canili, gattili, allevamenti, centri di addestramento e negozi per pet food. L’operazione di controllo del territorio, per capire la situazione dei cani abbandonati detenuti nei canili, è stata voluta dal Ministero della Salute. Il sottosegretario con delega alla sanità animale Marcello Gemmato, in conferenza stampa a Roma, ha dato lettura di dati sconcertanti della situazione in cui gli animali sono costretti a vivere. Esiste un giro di un miliardo di euro dietro alla gestione dei canili che attira le “zoomafie” a lucrare sugli animali, che spesso non vengono ceduti in adozione proprio per ricevere i contributi dovuti dai comuni per il loro mantenimento. Dai dati emerge che, sul totale di oltre centomila cani ospitati nei canili delle regioni che attualmente aderiscono al Sistema informativo nazionale degli animali da compagnia (Sinac), più dell’80% è ospitato in sole cinque regioni, Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria e Campania. Questo nuovissimo strumento di controllo è il miglior modo per proteggere gli animali da compagnia: il Sinac registra le informazioni riguardanti tutti gli animali da compagnia secondo modalità definite da un manuale operativo a cura del Ministero della Salute. Gli obiettivi sono molteplici. Riunire i dati significa in primis avere il quadro completo del numero di animali, i movimenti, i passaggi di proprietà, elaborare dati statistici per programmare eventuali interventi di sanità pubblica veterinaria finalizzati a prevenire malattie e randagismo. Insomma uno strumento che attraverso Ministero della Salute, Regioni, Istituti Zooprofilattici e Aziende Sanitarie, potrà dare finalmente una svolta al sistema che fino ad oggi ha permesso a persone con pochi scrupoli di approfittarsi degli animali. Un piccolo grande passo che, nel tempo, aiuterà a svuotare i canili da poveri quattro zampe abbandonati al loro destino.

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