Ottant'anni fa, a Roma, nel suo appartamento all'Hotel Plaza, moriva il compositore Pietro Mascagni. Nato a Livorno il 7 dicembre 186, è stato protagonista di una stagione indimenticabile dell'opera lirica nel mondo. Mascagni era un divo, la sua fama travalicava i confini nazionali, ma è sempre stata dovuta alla sua opera più celebre, Cavalleria Rusticana. Quella di "One Man Opera" è un'etichetta che porterà addosso fino alla sua morte. Una spada di Damocle, un giudizio riduttivo e persistente che ha finito per offuscare il valore complessivo della sua carriera. Il successo travolgente di Cavalleria rusticana, il suo debutto del 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma, ha inevitabilmente messo in ombra le altre quindici opere del compositore, alimentando un’immagine parziale della sua produzione artistica.
A riaccendere l’interesse per la figura di Mascagni è il saggio Mascagni l’Unico. “L’uomo di una sola opera” tra amori, segreti e duelli rusticani, firmato dal giornalista e saggista Maurizio Sessa, già autore di approfondimenti su Giacomo Puccini. Pubblicato da Edizioni Medicea di Firenze, il volume si distingue per un ricco apparato iconografico, con documenti rari e inediti che illuminano aspetti poco noti della vita del compositore. Tra passioni, silenzi e luci e ombre del successo, Sessa propone un ritratto più sfaccettato e umano del musicista, invitando il lettore a riscoprirne l’eredità artistica a ottant’anni dalla scomparsa: «Il 4 agosto 1945 si celebrarono i funerali. Ma quale Roma salutò Pietro Mascagni? Due città opposte: quella del popolo, che scese in strada per dargli l’ultimo saluto, e quella ufficiale, che preferì voltarsi dall’altra parte. I funerali di Stato furono vietati. Il momento storico era delicato, e la morte di Mascagni arrivò in una data considerata “sbagliata”, forse persino imbarazzante».
Mascagni l'unico. “L'uomo di una sola opera” tra amori, segreti e duelli rusticani di Maurizio Sessa, sarà presentato a Livorno, con il patrocinio del Comune, il 27 giugno alle ore 17,30 alla Biblioteca comunale di Villa Fabbricotti, un'occasione per riscoprire e riascoltare un artista che è molto più di un “One Man Opera”.