Scrittori on the road, quattro libri per viaggiare
Scrittori on the road, quattro libri per viaggiare
Le nuove uscite invitano a riscoprire l'Italia attraverso itinerari imprevisti, in un Grand Tour depurato da ogni elitismo. I libri di Franco Arminio, Flavio Cuniberto, Federico Pace e la guida di Lonely Planet
Nel complicato risveglio post-Covid la lettura ha una funzione terapeutica. E molte nuove uscite invitano a scoprire l’Italia attraverso itinerari imprevisti, in un Grand Tour depurato da ogni elitismo fuori tempo massimo. Il viaggio lento come cura contro la clausura e la paura.
arminio1-jpgIn un tempo in cui si parla di distanziamento dagli altri, «bisogna procurarsi un distanziamento da se stessi, incarnarsi veramente nell’aria del mondo, essere soci della luce, mettersi al servizio delle cose», sottolinea Franco Arminio, che torna alla prosa dopo sette anni con “La cura dello sguardo” (Bompiani), in uscita il 22 luglio, un periplo nelle aree interne a lui care: Irpinia, Calabria, Lucania, Molise e non solo. «Ora abbiamo bisogno di luoghi come questi, intrisi di solitudine e di una maliconica dolcezza, luoghi in cui si sente il silenzio di chi non è venuto e quello di chi se n’è andato. Il Molise non è una regione, è una vitamina, la vitamina M.».
pace1-jpgTra le valli e i monti, lungo i fiumi e tra gli alberi. A pochi passi dalle città e lontanissimo dalle autostrade, verso un’Italia preziosa e profonda, quasi un varco nell’animo umano. Sono i “Passaggi segreti” (Laterza, in libreria dal 23 luglio) di Federico Pace, che torna alla narrativa di viaggio dopo il successo di “Scintille” (Einaudi) con un’immersione totale, mese dopo mese, nel cuore profondo del Paese, a cominciare da luglio nel fitto bosco tra San Martino di Castrozza e Predazzo, in Trentino.
coverzzz-jpgUn live tour fino al 24 luglio porta in giro in sette regioni la guida “Italia on the road” (Edt/Lonely Planet), quaranta itinerari dalle Alpi ai vulcani del Sud, dai borghi arroccati sui colli toscani a quelli dei pescatori della Costiera Amalfitana.
Si infila nei meandri di Napoli («paradiso abitato da diavoli», citando Benedetto Croce) Flavio Cuniberto nel suo “Viaggio in Italia” (Neri Pozza), titolo impegnativo per un diario coltissimo di un flâneur a zonzo per il Belpaese, viaggio iniziatico alla vita in tutta la sua pienezza. In una fase di rinascita come l’attuale, l’espressione Grand Tour ha ancora senso.