La sfida della transizione ambientale da coniugare con un modello industriale che sia insieme vincente e sostenibile, ma anche più resiliente e antropocentrico. Parola d'ordine: uomo al centro. Questi e altri sono stati i temi al centro del convegno "Industria 5.0 e resilienza delle strutture logistiche energetiche" che si è tenuto il 4 giugno a Roma, a Palazzo del Tempo. L'evento - promosso dal gruppo G8, affiancato da Maire in qualità di special partner con il patrocinio dei ministeri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e delle Infrastrutture e dei trasporti - ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dell'industria e dell'accademia. L'obiettivo, per vincere la sfida di una transizione ambientale sostenibile e conveniente per tutti, è continuare il dialogo tra tutti i player in campo.
A margine del convegno, l'amministratore delegato di Q8, Bashar Alawadhi, ha spiegato l'idea alla base dell'Industria 5.0: "Dobbiamo aggiungere il fattore umano, dobbiamo aggiungere la sostenibilità, dobbiamo anche considerare la resilienza. Negli ultimi anni abbiamo assistito a tanti cambiamenti - ha detto Alawadhi - e il nuovo paradigma enfatizza la sostenibilità e l'inclusività, puntando non solo a sistemi più intelligenti ma anche socialmente consapevoli e ambientalmente responsabili".