Battaglie aeree. Duelli a colpi di cannone. E foreste in stile “Avatar”. Il film 'Pan' di Joe Wright, nelle sale da luglio, immagina il personaggio inventato da J.M. Barrie e le sue avventure. “L’Espresso” lo racconta in anteprima

La terza volta sarà quella giusta? Dopo il disastroso “Hook-Capitan Uncino” di Steven Spielberg, entrato negli annali come il peggior film della sua carriera, e il “Peter Pan” di P. J. Hogan, un pasticcio inerte dalle inquietanti suggestioni erotiche, a raccontare le avventure di uno dei personaggi più amati della letteratura per bambini ci prova “Pan”, un prequel che precede la storia raccontata nel famoso romanzo di J.M. Barrie.

L’idea è del semi-esordiente Jason Fuchs, che l’ha realizzata in una sceneggiatura entrata tra le finaliste della “Black List” 2013, una gara in cui agenzie e produttori votano le migliori sceneggiature lette nel corso dell’anno. Con un occhio agli archetipi del “viaggio dell’eroe” codificato dallo storico delle religioni Joseph Campbell e l’altro all’impianto scenografico di “Avatar”, Fuchs ha allestito un romanzo di formazione che gioca con fantascienza in 3D e film d’azione e sembra anche mettere le basi per una nuova serie cinematografica: perché delinea i percorsi esistenziali di tutti i personaggi della storia, trasformandoli in potenziali suprereoi.

Non vi è dubbio che il miliardo di dollari incassato da “Alice in Wonderland” di Tim Burton abbia scatenato appetiti in quel di Hollywood, generando un intero filone di rivisitazioni fiabesche che ancora non accenna a diminuire: dopo le due Biancaneve, “Cappuccetto Rosso Sangue”, “Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe”, “Il cacciatore di giganti”, “Il grande e potente Oz” e “Maleficent”, sono in arrivo anche la “Cenerentola” di Kenneth Branagh e “Il Libro della Giungla” di Jon Favreau. Senza contare gli schermi tv, dove la rete televisiva americana Abc ha appena lanciato la quarta edizione di “Once upon a time”, una delle serie più viste degli ultimi anni.

Regista di “Pan” è l’inglese Joe Wright, che ha alle spalle un curriculum particolarmente camaleontico: passa da sontuosi adattamenti di capolavori della letteratura mondiale (“Orgoglio e pregiudizio”, “Anna Karenina”) ad energici teenage-movie declinati al femminile (“Hanna”, inquietante storia di una killer sedicenne, con Saoirse Ronan e Cate Blanchett). Il trailer è già in circolazione, ma il film sarà nei cinema a metà luglio: “L’Espresso” però è in grado di raccontarlo in anteprima.

Londra, 1926. È notte, e nel cielo stellato una luce brilla più delle altre: proprio quella della “seconda stella a destra”... Una giovane donna, Mary (Amanda Seyfried), fugge con qualcosa tra le braccia nei giardini di Kensington, e alla fine deposita un fagotto - un neonato dagli occhi blu - sull’uscio di una chiesa. Peter, (l’esordiente Levi Miller) cresce in un orfanotrofio da incubo, tra cibo scarso e immangiabile e l’ombra di traffici inquietanti: dove finiscono i bambini che spariscono ogni tanto? Una notte, Peter e tutti i suoi compagni lo scoprono a proprie spese: le finestre del dormitorio si spalancano e una banda di manigoldi li rapisce e li carica su un galeone volante che batte la bandiera dei pirati. «È un sogno», urla Peter terrorizzato. «Non possiamo fare tutti e due lo stesso sogno!», gli fa notare l’amico Nibbs.

Eluso un trio di Spitfire della Raf (il mondo è nel pieno del secondo conflitto mondiale), il galeone aereo si dilegua nello spazio per poi approdare, superato un banco di nuvole, a Neverland: una lussuriosa isola tropicale ricca di cascate, montagne, lagune e piante che si muovono come quelle di “Avatar”. La vera ricchezza dell’isola però è nascosta nel sottosuolo: è lì che migliaia di trovatelli, logori e malnutriti, sono costretti ai lavori forzati in miniera. Il tesoro nascosto nella terra è il Pixum, polvere d’ossa di fate: «Le fate esistono?», chiede incredulo Peter. «Esistevano. I pirati gli hanno dato la caccia fino a farle estinguere», è la risposta. Il Pixum ha due usi preziosi: è il combustibile per il galeone volante e insieme una fonte di eterna giovinezza.

Presto Peter fa conoscenza con il despota dell’isola, il leggendario pirata Barbanera: e qui finalmente compare la star del film, il poliedrico Hugh Jackman nei panni di un Mangiafuoco baffuto e malvagio. Stanco dell’esilio a Neverland, Barbanera progetta di invadere la Terra, approfittando della distrazione data dalla Guerra mondiale.

Un minatore veterano, Hook (lo interpreta l’insignificante Garrett Hedlund), suggerisce a Peter di non farsi notare. Il ragazzino però non resiste alla tentazione di soccorrere una giovane schiava minacciata dalla frusta brandita da un guardiano. E qui comincia la parte più divertente del film, con Peter che per sfuggire alla punizione per mano di Barbanera scopre di saper volare e, insieme a Hook ruba un carrello, si catapulta su un galeone e si lancia nella foresta di Neverwood. Ma cade dalla padella nella brace: proprio mentre sta per essere divorato da un branco inferocito di Neverbeast, predatori alati da incubo, viene salvato da una bellissima donna dagli abiti multicolori, la principessa guerriera Tiger Lily (la sempre ottima e intensa Rooney Mara). La principessa riconosce in Peter il prescelto indicato da una profezia, l’atteso “messia” che libererà l’isola dai pirati. Il “ragazzo che non voleva crescere” è in realtà un principe, frutto dell’amore tra una schiava, la Mary del prologo, e il giovane erede al trono del Regno delle Fate, che si è nascosto in una zona segreta, conosciuta solo dai nativi.

La quiete per Peter e i suoi amici dura poco. Dal cielo piomba la nave ammiraglia di Barbanera che apre il fuoco dei suoi cento cannoni. Peter, Hook e Tiger Lily trovano riparo in un lago che però è infestato da giganteschi coccodrilli dell’era cretacea: saranno salvati da un branco di incantevoli sirene luminescenti. Arrivano così all’ingresso del Regno nascosto, riescono a entrare ma vengono raggiunti dall’invincibile Barbanera. Il Regno è quindi dato alle fiamme, le fatine catturate e intrappolate come topi in gabbia. Finché minatori, nativi e fate unendo le forze riescono a sconfiggere i pirati. Mentre la flotta di Barbanera precipita, Hook e Peter tornano all’orfanotrofio di Kensington per caricare i nuovi ospiti e portarli verso la libertà. Qualcuno però li vede: da una finestra una bambina, Wendy, osserva il galeone volante dirigersi verso la «seconda stella a destra, e poi dritto fino al mattino». E verso l’inevitabile sequel.