Al via la XXIX edizione dell'appuntamento più importante per il mondo dell'editoria, edicato quest'anno al tema delle 'Visioni'. Spazio alla scienza, all'architettura e alle arti applicate. Focus sulla letteratura e la cultura del mondo arabo. Tra gli ospiti anche Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi

Scrittori, certo. Ma non solo: scienziati, geni della fisica e della matematica, creativi in senso ampio, artisti. Sotto il segno delle loro "Visioni", e con l'ambizione di saldare, una volta per tutte, la cultura scientifica a quella umanistica, si apre a Torino la ventinovesima edizione del Salone internazionale del libro, il più importante appuntamento per il mondo dell'editoria che proprio qui ribadisce il suo ruolo, rinnova la sfida al mercato, lancia nomi e tendenze. E stringe la mano all'appassionato pubblico dei lettori.

Quest'anno la sfida è ancora più alta. Mutato l'assetto della Fondazione per il libro, la musica e la cultura che lo sostiene, con l'ingresso del Miur e del Mibact; incassato l'ossigeno di Intesa Sanpaolo come partner privato; il Salone prova a voltare pagina dopo le difficoltà dei mesi scorsi: le dimissioni del direttore, fresco di nomina, Giulia Cogoli per presunte difficoltà con la neopresidente Giovanna Milella, e il rientro di Ernesto Ferrero alla regia del Salone; la plateale uscita del socio di sempre, l'Associazione italiana editore, affidata a poche, asciutte, parole del presidente Federico Motta; le ombre su Rolando Picchioni, per 15 anni presidente del Salone e ora indagato per la gestione dei conti (proprio in questi giorni è arrivata la notizia del suo rinvio a giudizio).
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Polemiche, cominciate lo scorso anno, e esondate sui contenuti: come per quell'Arabia Saudita indicata come Paese ospite di questa edizione, e naufragata tra le critiche. L'Arabia che condanna a morte i suoi dissidenti, che mette a tacere blogger, e che sui diritti delle minoranze ha ancora una lunga strada da fare? Riuscito il compromesso: al posto di un solo Paese, il Salone dà quest'anno spazio alla letteratura dal mondo arabo, nella sua varietà, dal Marocco all'Iran. Con Shady Hamadi ("Esilio dalla Siria", Add Editore), Tahar Ben Jelloun ("Matrimonio di piacere", La nave di Teseo), Chaimaa Fatihi ("Non ci avrete mai", Rizzoli), il direttore del Museo dl Bardo Moncef Ben Moussa. E Boualem Sansai ("2084. La fine del mondo", Neri Pozza), Yasmina Khadra. E "Cairo Times", spazio di approfondimento dedicato a politica e società egiziana. "Testimoni di drammi, tragedie, conflitti, repressioni, ma anche di mutamenti nascosti sotto la cronaca, questi scrittori esprimono la necessità di tenere aperto il dialogo e accesa la speranza", spiega Ferrero: "Le loro opere esemplificano bene il tema conduttore del Salone: la visionarietà".

A partire dal Premio Nobel Shirin Ebadi, molti i grandi ospiti: dal re del thriller Jeffery Deaver a Petros Markaris, da Roberto Saviano a dieci anni da Gomorra a Marylinne Robinson, da Dario Fo a Michael Cunningham, da Tommy Wieringa a Muriel Burbery.

Grande protagonista di questa edizione la scienza, con quegli studiosi che stanno promuovendo la divulgazione scientifica a materia da bestseller: da Carlo Rovelli a Christophe Galfard, allievo di Stephen Hawking, ed esperto di Big Bang, da Roberto Cingolani al giallista-chimico Marco Malvaldi.

Anche la Puglia è quest'anno ospite del Salone: la regione per l'Istat ai vertici delle classifiche di non lettura, sfodera 38 case editrici, 80 appuntamenti, autori come Gianrico Carofiglio, Nicola Lagioia (che a Torino presenta un progetto per le carceri), Mario Desiati, festival come I Dialoghi di Trani, iniziative come I presidi del Libro e, sicura guest-star, Checco Zalone che con il suo regista, Gennaro Nunziante, racconta il fermento del cinema.

Anniversari, da Shakespeare a Cervantes; compleanni: i venti anni di Einaudi Stile libero e i 70 anni di Neri Pozza. Esordi, come il varo de La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi, o la prima volta al Salone de Il libraio.it, l'informata pubblicazione sul mondo dell'editoria del Gruppo Mauri Spagnol: curato da Antonio Prudenzano il calendario degli incontri, con nomi come Elena Stancanelli, Eraldo Affinati, Andrea Vitali.

Incubatoi di idee; startup del digitale, 70 nuovi espositori, una rinnovata area dedicata alla food editoria, "Cookbook", il Salone off con centinaia di appuntamenti per le circoscrizioni della città, il Bookstock Village con un folto programma per ragazzi. E il gran debutto di Amazon come editore: a Torino il colosso dello shopping on line presenta tre titoli con il suo marchio. Mentre, sul fronte più tradizionale, l'Aie anticipa notizie moderatamente positive: è di segno +, nel primo quadrimestre del 2016, il trend del fatturato per i libri di carta: +0,1 per cento. Ma il numero di copie vendute resta negativo (-3,4 per cento rispetto al 2015). La consueta indagine Nielsen per Aie viene integralmente presentata venerdi 13 maggio (alle 10,30), ma il confronto dell'editoria italiana con lo scenario internazionale fa già dire all'Associazione che riunisce gli editori che "sarà tutta un'altra storia".