Cultura
ottobre, 2017

Disagio mentale, se scrivere diventa la cura

Il racconto di un uomo da molti anni in cura, che affronta il tabù della malattia psichiatrica e il suo intrecciarsi con i piccoli aspetti della vita quotidiana. È "dettagli inutili" di Alberto Fragomeni

I farmaci. Il desiderio di una sigaretta. Le relazioni timide con i medici ?e con gli altri pazienti. I piccoli gesti. Sembrano dettagli inutili: sono la quotidianità. Frazionata, vivisezionata, nello sforzo di aggiungere un tassello in più nel cammino verso la normalità. Si intitola proprio “Dettagli inutili” (pp. 148, euro 12) il libro che Alberto Fragomeni, da una decina d’anni in cura per disturbi mentali a Bergamo, ha scritto e che le Edizioni Alphabeta Verlag hanno pubblicato nella Collana “180”: un archivio, con 17 titoli in catalogo, del mondo della salute mentale. Con la prefazione di Massimo Cirri, l’autore racconta i disturbi psichiatrici con ironia, distacco e con un’intelligenza disarmante. ?Confermando ciò che la medicina sa: che la scrittura ?è via di guarigione. Terapia per conoscere se stessi, ?per esplorare i propri limiti, e per averne cura, persino. Parola per dissacrare, per esaltare, per informare. E per liberare da molti tabù.

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