Il suo show, proprio suo, che porta il suo nome, va avanti dal 2003 ed è un giubilo di frizzante ironia, in cui gli ospiti si sentono pronti a fare due chiacchiere senza impegno. Puoi trovarci Lady Gaga o Barbara Streisand, a seconda dell’umore. Oprah o Hillary Clinton, Meryl Streep o Sarah Jessica Parker. Bill Gates o Ice Cube. Personaggi così insomma, giusto per variare un po’. Con cui Ellen, che nella sua carriera ha vinto qualsiasi cosa e con la sua manina ha scattato il celeberrimo selfie degli Oscar, gioca, balla e incanta il prossimo.
Poi un bel giorno, in un corridoio rivestito di formica beige da questa parte dell’Oceano, a qualcuno è venuta l’ideona. Prendere l’incolpevole Caterina Balivo, che stava tanto comoda tra i consigli di “Detto Fatto” per buttarle sulle spalle l’dea di uno show “ispirato a Ellen DeGeneres”. Una cosetta da niente.
Peccato che il triste “Vieni da me” che intrattiene il pubblico dopo lo spaghettino quotidiano, abbia nel parterre perlopiù personalità piccine, qualche vippetto da reality, fidanzatini appena scesi dal trono, ?nuore contro suocere modello "Forum" e coppiette di seconda se non terz’ultima scelta per contenuti e interesse generale. Anche il siparietto con le due bimbe inconsapevoli incartate nel tulle regala un’immaginetta desolante. In studio non ci sono Nicki Minaj o Justin Bieber con cui duettare? E che problema c’è, chiamiamo Al Bano che come è noto, è un tipico personaggio avvincente per le under 10.
Insomma, minimo risultato col minimo sforzo. Basta insistere con l’incauto paragone, magari qualcuno ci casca.

SEMAFORO VERDE
Una killer bionda e psicopatica oltre ogni dire, un’agente che le dà la caccia, una missione ossessiva tinta di sangue ad alto tasso erotico e un abbraccio ironico che la rende irresistibile: “Killing Eve” (Tim Vision) dimostra come si possa restare in bilico tra dramma e commedia in maniera sorprendente.

SEMAFORO ROSSO Tra le tante cose che si farà fatica perdonare a questi tempi bui è l’aver reso Cristina Parodi, una dei personaggi più miti della storia televisiva, una pericolosissima icona rivoluzionaria. Una giornalista che si esprime su Salvini scatena furori e richieste di dimissioni. Che poi è strano, la stampa è così ben vista al giorno d’oggi.