E' tornata in Rai con la fanfara per condurre il mesto talent canoro. A cui però i giudici bastano e avanzano. Così resta dietro le quinte, tra faccine e mossette. Anche se aveva abituato il suo pubblico dei tempi d'oro a una televisione in prima linea
Dicesi comfort zone quella condizione mentale in cui la persona agisce in uno stato di assenza di ansietà, insomma quella ricerca di familiarità e sicurezza, che ci porta a fare solo le cose in cui ci si sente a proprio agio, con persone da cui si sa bene cosa aspettarsi, senza prendere rischi. In quattro parole, “The Voice of Italy”. Questo ha fatto Simona Ventura per il suo ritorno trionfale in casa Rai, annunciato con le fanfare d’ordinanza, strillato sui social, decantato nelle interviste a tavolino, nelle ospitate preparatorie, nei servizi fotografici e in un martellante battage pubblicitario ai limiti del compulsivo. Per entrare dalla porta dorata della seconda Rete, la signora di Bentivoglio ha pensato bene di non rischiare neppure un’unghia laccata a dovere. E forte di un consenso costruito con un duro lavoro ultra trentennale ha deciso di raccogliere applausi muovendo solo il muscolo del braccio destro per lanciare l’inutile tenzone dei talenti nascosti.
Ricca di un passato ormai remoto di indubbia potenza, dotata di un’innata ironia e di una parlata fluente, Simona SuperSimo Ventura ha saltellato qua e là dopo i fasti primordiali della Gialappa’s e quelli naufragati dell’Isola dei Famosi tra programmi a dir poco dimenticabili come le ricostruzioni chirurgiche di “Selfie” e gli amori campestri di “Un contadino cerca moglie”. Fino a che si è ritrovata faccia a faccia con la fidanzata del suo ex marito sull’Island delle tentazioni. E lì ha recuperato amore e fan con un solo malcelato sorriso. A quel punto la donna che Edmondo Berselli definì «dagli entusiasmi caotici», che riusciva a smuovere le platee con metafore caute del tipo «Sei simpatico come la sabbia nelle mutande», avrebbe potuto spingere un acceleratore abbastanza dovuto riprendendosi quel piccolo schermo da protagonista.
Invece si nascosta dietro le quinte del talent dei poveri, facendo finta di avere un ruolo a tutti i costi laddove invece, per dirla alla Vasco un ruolo non ce l’ha. Mentre si snocciolano concorrenti fortunatamente destinati all’oblio, tra l’agitazione di Elettra Lamborghini e l’ingombrante voglia di fare di Morgan, Simona Ventura abbraccia le mamme emozionate dietro le quinte, ancheggia sui tacchi e si lancia in rapide faccine di commenti trascurabili.
Così quello che doveva essere il suo ritorno il grande stile in realtà diventa solo un ologramma senza coraggio, azzardato come chi vuole farsi un tatuaggio e usa la matita, pavido come un ministro che minaccia da lontano ma evita il confronto in prima serata.
Ed è un peccato, perché a furia di crederci sempre qualche volta si rischia di arrendersi.