Le gaudenti note
La frase su Casio, Rolex e Ferrari rivolta all’ex è l’evoluzione del “dissing” dei rapper che si sono sfanculati per anni. Ma anche nella tradizione italiana, seppur in maniera meno palese, non mancano gli esempi
di Gino Castaldo
Hai voglia a dire che i social hanno deformato la realtà, che ci stanno gettando in una gigantesca Matrix dal futuro incerto, hai voglia a lamentarti dell’abnorme invadenza dei post con i quali oggi si celebra ogni momento della nostra vita.
La verità è che senza di loro ci saremmo persi i più gustosi litigi dell’età contemporanea. Morgan e Sgarbi litigano? Possiamo tutti divertirci a commentare i termini esatti con i quali, dopo un lungo idillio, i due si sono mandati a quel paese: «Sei un topo» ha detto Sgarbi, «sei senza cuore» ha risposto Morgan. Quasi un colpo di fioretto se paragonato allo tsunami Shakira. Lei a proposito del suo ex Piqué reo di aver sbandierato ai quattro social la sua nuova fidanzata ci ha scritto una canzone che, da notare, è stata scritta e utilizzata esattamente come un social, ovvero con l’intento di far diventare virali due precise frasi del pezzo, che sono «Hai scambiato una Ferrari con una Twingo e un Rolex con un Casio», diventata immediatamente slogan, e soprattutto «le donne non piangono più, le donne fatturano» colpo di genio destinato a entrare stabilmente nel nostro frasario.
Il pregio è che tutto questo consente a legioni di utenti di esercitare liberamente il democratico esercizio del sarcasmo. Non è altro che una successiva evoluzione del “dissing” dei rapper che si sono sfanculati per anni, con una radicata attitudine a dire in pubblico cose che magari sarebbe stato bene mantenere in privato. 2Pac e Notorius Big, ambedue morti a pistolettate, se ne sono dette di tutti i colori, compresa un’allusione di 2Pac sull’essere andato a letto con la compagna del rivale. Eminem ne ha fatte talmente tante da essere inelencabili, ma è riuscito nel primato di massacrare la madre in un pezzo e poi chiederle scusa in un altro.
Anche in Italia non si sono risparmiati colpi. Fabri Fibra se l’è presa con la sua famiglia, con Jovanotti, e un pezzo ha dovuto addirittura modificarlo perché citava Laura Chiatti in modo improprio, lei ha vinto la causa e lui ha dovuto eliminare il nome. Viene da sorridere di tenerezza a pensare che un tempo i poveri cantautori ogni tanto si mandavano a dire qualcosa attraverso le canzoni, ma erano delle garbate e signorili invettive, tipo Guccini che se la prese con un critico («un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate») o De Gregori che sfotteva il suo amico Venditti definendolo «pianista di piano bar». L’insulto in musica è arte del presente. Basta un vaff… e gli streaming piovono a milioni.
UP
Torna in tour, otto anni dopo l’ultima volta in Italia, quaranta dopo l’uscita del primo album intitolato con messianica semplicità: Madonna. La curiosità è d’obbligo considerando che Madonna si è trasformata in una sorta di grottesco reality senza veli della sua vita. Come sarà in concerto? O meglio, sarà un concerto?
DOWN
Per comunicargli che non vogliono più avere nulla a che fare con lui, gli avvocati di Kanye West hanno deciso di utilizzare la stampa. Kanye ne combina almeno una a settimana, ma questa è davvero eccessiva. Non gli hanno spiegato che uno come lui in America, senza avvocati non può sopravvivere?