Chi decide davvero che piega prenderà la nostra vita? La pièce di Fanny & Alexander mette in gioco I Ching, il pubblico, e il destino

«Mi chiamo Sheila Heti, ho 48 anni e sono incinta». Alle spalle dell’attrice la risposta viene proiettata su uno schermo sospeso in codice binario: Vero o Falso. «Dunque, devo preoccuparmi?»: Si, No. «Allora sto facendo tutto giusto?»: Si, No, Non so. Le domande si susseguono per tutta la durata dello spettacolo che ha debuttato quest’estate al Festival Inequilibrio, “Maternità”, della compagnia Fanny & Alexander (in questi giorni anche al Piccolo di Milano con “Trilogia della città di K”). Qui lo spettatore ha una grande responsabilità: scegliere se la protagonista può avere un figlio o no (e non solo). Come? Spingendo un tasto sul telecomando distribuito all’entrata. Qualcuno schiaccia subito il pulsante, qualcun altro si sente a disagio nel dover rispondere a tutti quei quesiti su un tema che tutto sommato è ancora un tabù. Quante donne, infatti, parlano di procreazione assistita, aborto, fertilità senza provare imbarazzo?

 

Con sfumature diverse la storica compagnia ravennate aveva già toccato l’argomento in altri lavori (da “Discorso giallo” a “Addio fantasmi”), ma stavolta lo prende di petto partendo dal testo di Sheila Heti - “Maternità”, Sellerio, 2019, traduzione di Martina Testa - in cui una donna si chiede se vuole avere o no un figlio e interroga il libro dell’I Ching per ottenere una risposta. Chiara Lagani, invece, interroga il pubblico. Lo spettacolo, diretto da Luigi De Angelis, è diviso in due parti: nella prima Lagani/Heti confessa i propri dubbi al pubblico, nella seconda racconta una giornata tipica di Sheila. Ma attenzione, perché le storie cambiano. La drammaturgia è ad albero, in base cioè alla risposta del pubblico, procede in una direzione o nell’altra, come programmato dal software inventato da Vincenzo Scorza, una modalità di racconto già sperimentata dalla compagnia in “Oz”, con i bambini muniti di telecomando. Cosa succede alla fine? Te ne vai con una domanda che ti frulla per la testa: è la vita che ti sceglie o sei tu a scegliere? Insomma, siamo davvero liberi o no?

 

Maternità
di Fanny & Alexander da Sheila Heti.
Ravenna (Ridotto del Teatro Rasi, 12-13/12),
Roma (Teatro India, Festival Teatri di vetro, 22/12)