A Natale non regalare cuccioli di cane e gatto. Un imperativo quello che circola sui media e sui social a firma di tutti coloro che hanno a cuore il futuro di ignari cuccioli scambiati per pacchetti natalizi. Il problema però non è il regalo, ma la sorpresa. Si può regalare un animale vivo? Certo che si può. Io posso acquistare un cucciolo per mio nipote ma, sia il bambino che i suoi genitori, devono essere ben consapevoli di quello che li aspetta. Il dono di un pet deve essere condiviso e ponderato.
Che sia un coniglietto, un criceto, financo un pesciolino, quello che conta è che il ricevente sia ben preparato a condividere la sua quotidianità con un altro essere vivente che ha una serie di esigenze: fame, sete, pipì e cacca, uscite, cure medico-veterinarie. Una bella rottura se si è abituati ad essere “liberi”.
Attenzione perché anche un acquario pretende certe attenzioni e non si può certo chiudere la porta di casa e tornare dopo due settimane pensando che tutto sia come lo abbiamo lasciato. Se parliamo di cani, il consiglio spassionato è quello di rinunciare a regalarlo per Natale. Trovare cuccioli pronti per essere affidati al nuovo padrone non è semplice. Purtroppo il traffico illegale di cani di razza, di solito di piccola taglia, è ben strutturato e produce cuccioli pronti per essere venduti proprio sotto le feste. Diffidate di venditori che non siano allevatori certificati.
Valutati tutti i pro e i contro, sotto l’albero, mettete un bel libro sugli animali, tanto per istruire il futuro destinatario di un cucciolo vivo. Tra gli autori, una citazione è senza dubbio per Desmon Morris autore del best seller “La Scimmia Nuda”, che ha scritto molto su cani e gatti. Un classico è “E L’uomo incontrò il cane” di Konrad Lorenz. Infine “Meditare, emozionarsi, guarire con gli animali” scritto da una veterinaria, Elisabetta Tassinari, un libro per chi vuole esplorare il rapporto uomo-animale.