Segnali calmanti. Vorrei che i miei simili me ne mostrassero qualcuno. Meno male che lo fanno i cani, tra loro e con noi. È come sempre l’osservazione che ci aiuta a capire cosa vogliono dirci i nostri “amici bestiali”. Si tratta di uno studio recente quello sui segnali calmanti. La prima a parlarne, alla fine degli anni Ottanta, è stata un’addestratrice di cani norvegese: Turid Rugaas. Si è dovuto poi aspettare fino al 2017 quando un gruppo di ricercatori dell’università di Pisa del dipartimento di medicina veterinaria, ha fatto uno studio sperimentale, il primo di questo genere.
Pubblicato sul Journal of Veterinary Behavior, il lavoro dei ricercatori, valuta la funzione comunicativa e calmante di alcuni comportamenti. Ma quali sono i segnali calmanti e come riconoscerli? Fate attenzione ai movimenti del corpo del vostro cane: gira la testa in certe situazioni, si immobilizza, si lecca il naso, si allontana, sbadiglia, alza la zampa anteriore. Sono alcuni comportamenti che dobbiamo leggere e interpretare. Il cane non parla, ma attraverso questi segnali, vuole dirci che è in difficoltà e che non vuole la rissa. Fate esercizio al parco o nei giardini riservati ai cani, dove è facile poter vedere come comunicano tra loro. Con un po’ di applicazione, riuscirete anche voi a riconoscere il linguaggio del corpo canino e i suoi segnali calmanti.
Postura, espressione, comunicazione visiva. Avere qualche nozione sul linguaggio degli animali è basilare, sia per vivere in coppia felicemente, sia per evitare spiacevoli situazioni che possono verificarsi sia nell’incontro con altri cani, ma anche con umani compresi i bambini.
Troppo spesso ho a che fare con proprietari innamorati del proprio peloso, ma a digiuno di qualsiasi nozione. Convivere con un cane senza sapere nulla del suo mondo, porta spesso e volentieri a commettere una serie di errori.
Facciamo un esempio banale. Il cane sbadiglia. Non lo fa perché ha sonno. Potrebbe trattarsi di un dolore o più facilmente di un segnale che sta cercando di inviarci perché stiamo mettendo troppa pressione e ci sta dicendo di andarci piano perché lui non ha intenzione di litigare ma davvero non riesce a sopportarlo. Provate a capirlo, a studiare, a fare qualche corso con un buon educatore cinofilo che faccia da mediatore tra il vostro e il suo mondo. I cani fanno ogni sforzo per venirci incontro. Ci sopportano e ci supportano. Ci sono. E sono sempre felici, a loro basta poco per esserlo. Spero che questa rubrica stimoli la curiosità di tutti voi che come me amate gli animali. Informarsi serve anche al loro benessere. Gli amici bestiali ringraziano.
CAREZZE
Conoscere il cane ci aiuta a evitare situazioni difficili. I segnali del corpo ci indicano uno stato d’animo che a volte può sfociare in aggressività o in paura. Interpretare con tempestività un segnale farà felice il vostro cane, che saprà di poter contare su di voi. Parlare la stessa lingua rende il binomio indissolubile.
E GRAFFI
Definirsi dalla parte degli animali e non sapere nulla del loro mondo è uno degli atteggiamenti più comuni. Se non sapete cosa sono i segnali calmanti, come fate a capire cosa vi dice il vostro cane? Prima di autoconvincersi di essere il benefattore del mondo animale, è meglio cercare di capirlo questo mondo degli animali.