A dieci anni dalla pubblicazione, il romanzo vincitore dello Strega debutta sul palco e trasforma in tragedia una cronaca di ordinaria attualità

Sta per compiere dieci anni il romanzo con il quale lo scrittore Nicola Lagioia vinse il Premio Strega: “La ferocia” (Giulio Einaudi Editore, 2015). È un libro denso e intricato che scava nel marcio di una famiglia pugliese: i Salvemini. La compagnia VicoQuartoMazzini – fondata da Michele Altamura e Gabriele Paolocà, che firmano la regia – lo ha trasformato, con intelligenza, in spettacolo teatrale, affidando l'adattamento a Linda Dalisi, che ci restituisce il racconto perfetto della caduta di una famiglia – potrebbe essere una storia dell'antica Grecia - calato nella contemporaneità. 

 

Partiamo da Clara, morta sì, ma non per suicidio. Questa bellissima donna che vaga sanguinante all'inizio del romanzo in scena non c'è, eppure la sua presenza è fortissima. Come un fantasma o un'Antigone priva di sepoltura, viene continuamente evocata dagli attori che proprio a lei confessano i loro pensieri. A narrarci la storia è un giornalista (interpretato da Gaetano Colella). Lo vediamo nella sua postazione mentre registra il podcast (omaggio forse allo stesso Lagioia, anche conduttore). 

 

L'azione si svolge in una casa dalle grandi vetrate scorrevoli (scene di Daniele Spanò) in cui si muove un ottimo cast: Francesca Mazza, madre di Clara, unica donna in scena (non c'è la sorella, presente nel romanzo), Leonardo Capuano, il padre costruttore sull'orlo del baratro, Gabriele Paolocà, il fratello intellettuale di Clara, l'unico in cerca della verità, fino a Roberto Alinghieri, Enrico Casale, Andrea Volpetti, Michele Altamura.

 

Lo spettacolo, prodotto da Scarti (con Elsinor, Romaeuropa Festival, Lac, Teatri di Bari e Teatro Nazionale di Genova), ha qualcosa di nuovo rispetto a quello che in genere vediamo a teatro: racconta il nostro presente in maniera reale, facendo esplodere la ferocia pur tenendola chiusa tra le vetrate e rendendola così cristallina da insinuare il dubbio che forse la responsabilità di quel disastro ricade anche su di noi.

 

La ferocia
ideazione VicoQuartoMazzini, Bari (12-14/1), Genova (16-21/01), Lecce (4/1), Torino (13-18/2), Firenze (24-25/2), Milano (27/2-3/3), Lugano (26-27/3)