Bugie nella rete

Ci mancavano solo le fake news su Sanremo

di Lucia Loffredo   14 marzo 2024

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Dalle finte parentele ai voti truccati: anche il festival della canzone ha alimentato miti e bufale di vario tipo

A una giusta distanza temporale, possiamo finalmente parlare del Festival di Sanremo, l’evento clou di tutta la televisione italiana. Di polemiche attorno al Festival ce ne sono ogni anno, e non mancano leggende metropolitane e fake news. Una delle bugie più divertenti riguarda i presunti scoop su immaginarie parentele tra cantanti. Per esempio, Tiziano Ferro sarebbe il figlio non dichiarato di Massimo Ranieri. Effettivamente i due artisti hanno qualche tratto somatico in comune, ma la parentela non esiste: il papà di Tiziano Ferro si chiama Sergio, mentre Massimo Ranieri ha solo una figlia, che si chiama Cristiana. Altra bugia simile è che il giovane cantante Tananai sia il nipote di Gianni Morandi. Anche in questo caso una lontana somiglianza potrebbe esserci, soprattutto affiancando una foto di Tananai con quella di un giovane Morandi. I due artisti, però, hanno più volte smentito questa affermazione.

 

Durante il Festival del 2019, diretto da Claudio Baglioni, sono scoppiate due bufere innescate da fake news. Durante quell’edizione (vinta da Mahmood) partecipa come esordiente Achille Lauro, che viene accusato di aver rivolto insulti a Fabrizio De Andrè in un post. Ecco il testo, scritto proprio così: «Dè Andrè è uno dei cantanti più sopravvalutato di sempre». I social si sono scatenati con centinaia di insulti, ma era tutto finto. Chi ha scritto il post fake non ha nemmeno pensato di controllare come si scrive il cognome del cantautore genovese.

 

La seconda bufera del 2019 riguarda le immancabili bufale di Marco Saolini, detto il “Re dei troll” (cioè creatore di fake). In questo caso, Saolini mette sui social un video nel quale finge di essere un giornalista della giuria, con accuse pesantissime: «Siamo stati obbligati a far vincere Mahmood». Tutto finto, ma la bomba è già scoppiata. Per fortuna sono tutti sopravvissuti e Mahmood ha certamente vinto per il suo talento.