Arabopolis

Tra danza, teatro e cucina le culture si intrecciano al Suq di Genova

di Angiola Codacci-Pisanelli   11 giugno 2024

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La "Princesa" di Vladimir Luxuria e i due padri di "Apeirogon". E poi marionette, cuscus e favole delle mamme di tutto il mondo. Una guida per non perdersi nel programma della kermesse che da venerdì 14 invade il Porto Antico e la città

È sempre difficile scegliere nel programma del Suq, il festival per il dialogo tra culture che da venerdì 14 a domenica 23 giugno festeggia la ventiseiesima edizione. Dal concerto degli Hysterrae, che uniscono Iran, Salento e Campania, al “Viaggio nei costumi sessuali” di Pietro Tarallo (edizioni Erga), una rassegna degli usi e delle leggi in 85 Paesi che è anche una testimonianza dei diritti delle donne e della comunità Lgbt, cerchiamo all’interno del programma gli appuntamenti da non perdere per chi è interessato alla galassia culturale araboislamica.

 

Partiamo da mamme e bambini, con un’esplorazione del Marocco attraverso fiabe, canti e filastrocche legate ai cinque sensi e un viaggio “Alla scoperta del cioccolato” che racconta storia e sfruttamento legati al cacao e ai suoi derivati. È una raccolta di favole provenienti da 35 Paesi diversi quella delle “Mamme narranti” di Andrea Satta, pediatra romano e frontman dei Têtes de Bois (ma anche solista con il recente “Niente di nuovo tranne te” che presenterà in concerto sabato 15): un progetto che ha già portato a due libri (i proventi sostengono la biblioteca di Lampedusa e un ospedale in Sudan) e che ora metterà radici anche a Genova.

 

Il teatro come ogni anno fa la parte del leone, facendo tracimare il festival dalla sede centrale nel Porto Antico ai palchi di Palazzo San Giorgio, sulla terrazza del Museo Luzzati, nella Chiesa di San Pietro in Banchi, nell’Auditorium dell’Acquario di Genova e sull’Isola delle Chiatte: da “Princesa”, con Vladimir Luxuria che va alla ricerca del ragazzino brasiliano che ha ispirato la canzone di Fabrizio De André, si passa a “Il colore X” di Animanera, firmato dai tre interpreti afrodiscendenti. “Salam/Shalom. Due padri” del Teatro Stabile Venezia Giulia dal romanzo "Apeirogon" di Colum McCann, in prima nazionale al Suq il 20 giugno, mostra il dialogo tra due ex nemici, un israeliano e un palestinese, uniti dal dolore insopportabile della perdita di un figlio. 

 

Rašid Nikolić alias “The Gipsy Marionettist” invece porta al Suq uno spettacolo con i suoi personaggi (uno scheletro scalpitante, una tigre famelica, una danzatrice del ventre) e lo show “Rom vs tutti”, dove prende di petto tutti i pregiudizi contro la sua gente, vissuti in prima persona a Torino, dove la sua famiglia ha trovato rifugio durante la guerra nella ex-Jugoslavia. Alla recitazione come fonte di dialogo è dedicato “A teatro nesusno è straniero”, spettacolo. Dibattito con Oliviero Ponte Di Pino (Ateatro), Marzia Pontone (Comunità di Sant’Egidio), e gli studenti e studentesse della Scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio di Milano. 

 

Nel programma c'’è posto anche per un approfondimento sulla pace in ricordo di don Andrea Gallo, grande ispiratore del Suq; per una finestra sull’imprenditoria di origine straniera e sul ruolo del “Tutore volontario”, che accompagna nel suo percorso di inserimento sociale giovani ospiti di centri di accoglienza. E per una tappa dell’omaggio alle vittime del naufragio di Cutro curato da un gruppo della Valbormida che porta in giro per l’Italia un’opera ricavata da frammenti dell’imbarcazione. E per i focus di cucina mediterranea guidati da Chef Kumalé.

 

Al Suq si balla - con l'“Oriental masala” (Bollywood, gypsy e altro ancora) o le “Danze Afroangolane Kizomba Semba” - e si ascolta musica. Chantal, singer-songwriter italo-francese di origini tchadiane, presenta il suo lavoro afropop “Gate07” insieme alla dj Mabel. Gianluca Fiorentino presenta un concerto dell'ensemble "Viva Ukulele", gruppo musicale per bambini di tutte le età fondato nel centro storico di Genova dal centro Defence for Children International Italia. Nella foto, un concerto di Alassane Badboy, musicista di ricerca tra reggae, afropop, afrorock, funk, e salsa che arriva dal Senegal e canterà il 17