Le gaudenti note

Tutta l'industria musicale è colpevole di tormentone premeditato

di Gino Castaldo   26 giugno 2024

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I primi sono nati per caso negli anni Sessanta. Ma oggi cantanti e produttori puntano sull’estate come su Sanremo. E da Loredana Berté a Tananai ormai nessun big resiste alla tentazione di lanciare il ritornello irresistibile dell'anno

Cosa avrete da fischiettare? O da canticchiare all’ombra di un aperitivo in riva al mare? C’è da scegliere, come ogni anno, anzi più del solito perché ormai l’industria discografica, con spiccata sagacia, punta sostanzialmente su due appuntamenti annuali: Sanremo e l’estate, che è già un accostamento curioso, nel gioco “cose, animali, città” sarebbero due entità totalmente disgiunte e non assimilabili, ma per il mercato invece lo sono: un festival e una stagione. 

 

Non è stato sempre così, anzi, ma vale la pena ricordare che la canzone per l’estate è sempre stata un’invenzione squisitamente e tipicamente italiana fin da quando nel lontano 1961 Nico Fidenco se ne uscì con “Legata a un granello di sabbia”. Anche quest’anno il paesaggio non si smentisce, i pezzi stanno uscendo a raffica e testimoniano fin dal titolo una feroce determinazione ad accompagnarci, nostro malgrado, da qui a settembre. 

 

I Bnkr44 escono con “Estate 80”, così senza pudore, l’estate ce la mettono direttamente nel titolo, e per stravincere utilizzano anche il riff di “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti, ma anche Anna con la sua “30°C” parla di alte temperature. Annalisa e Tananai vanno dritti al punto iniziando la loro “Storie brevi” col verso «siamo nell’agosto del 1996, questa mattina tutti sanno che love is in the air». 

 

Ora lo sappiamo anche noi che vivevamo ignari di questa felice circostanza. L’amore è dappertutto, peccato che più che nella realtà l’amore sia dovunque solo nelle canzoni. Ma è già qualcosa. Bisogna pur accontentarsi. La ricerca spasmodica del successo estivo è piuttosto vistosa e negli ultimi anni in modo crescente è diventata regola di mercato. 

 

Paola e Chiara sono presenti con “Festa totale” e Elettra Lamboghini in compagnia di Shade propone un bel gioco di pura evasione, “Dire fare baciare”, e nella copertina, se mai avessimo un dubbio, mangia una bella fettona di anguria. L’elenco è infinito. Anche Loredana Bertè, dall’alto della sua lunga carriera, è entrata da tempo nel gioco dell’estate e quest’anno propone “Bestiale” con gli Eiffel 65. Don Joe bissa la presenza stagionale di Annalisa con “Istinto animale” accompagnao anche da Guè e Ernia. 

 

Chiude la fila, per ora, Francesco Gabbani che fa il verso agli anni Sessanta con “Frutta malinconia”. Dunque se per caso nutrivate la speranza di passare un’estate meno chiassosa e “tormentata”, possiamo dire con una certa sicurezza che la speranza è praticamente nulla. Preparate antidoti perché la battaglia sarà durissima e senza esclusione di colpi.