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Fei-Fei Li, la vera storia della madrina dell'intelligenza artificiale
L'infanzia in Cina, il difficile approdo in America, lo studio, i sacrifici. E il sogno realizzato: dirigere lo Human-Centered Ai Institute di Stanford. Dove al centro del futuro c'è l'uomo
Un memoir emozionante sulla tenacia dei sogni. E, parallelamente, un universo di vertiginose conoscenze che, come stelle polari, guidano l’esistenza dell’autrice: “madrina dell’intelligenza artificiale”, come è stata più volte definita, docente al Computer Science Department della Stanford University, co-direttrice dello Human-Centered Ai Institute e tra le figure più influenti nell’innovazione.
“Tutti i mondi che vedo” (appena pubblicato da Luiss University Press, nella traduzione di Chiara Veltri), tra i libri dell’anno del Financial Times, è stato anche suggerito da Barack Obama come lettura fondamentale sugli sviluppi dell’Ia. Di origini cinesi, con una famiglia alle spalle nata dalla parte sbagliata della Rivoluzione culturale, genitori tuttavia decisi a instillare in lei curiosità e spirito critico, Fei-Fei Li è da anni in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di una tecnologia al servizio dell’umanità.
Siamo davanti a una rivoluzione tecnologica che ha il potere di rimodellare la vita come la conosciamo? Certo: ma non basta destabilizzare millenni di abitudini, precisa la studiosa: il cambiamento deve essere incentrato sugli esseri umani. Sulla possibilità di migliorare l’assistenza agli anziani, sull’aiuto della gestione delle malattie croniche e dei disturbi mentali, sul promuovere una scienza condivisa e pronta a uscire dalle campane di vetro dei campus. E lo sforzo è da compiere ora: ora che il potere dei dati, da affascinante mistero da laboratorio, è titolo quotidiano dei giornali; ora che il futuro è in costruzione e cosa ci motiva quando creiamo è la domanda più necessaria di tutte.
Un saggio narrativo sull’importanza dello studio come fattore di crescita personale e collettiva; sulla bellezza della lettura nel coltivare immaginari ampi; sulla necessità di un impegno globale perché nelle discipline Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) l’inclusione delle ragazze e dei gruppi sociali sottorappresentati sia effettiva. Sul ruolo del sacrificio: parola espulsa da quotidiane scorciatoie e invece tecnica di addestramento dell’intelligenza reale.
TUTTI I MONDI CHE VEDO
Fei-Fei Li
Luiss University Press, pp. 295, € 23