Cinema
Isabella Rossellini candidata agli Oscar, per la prima volta
A 72 anni, gareggerà per la statuetta come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Suor Agnes nel film “Conclave” del regista svizzero Edward Berger
C’è sempre una prima volta, e ora è arrivata per Isabella Rossellini. Attrice, modella, icona se non fosse un termine inflazionato. Non aveva mai ricevuto una candidatura agli Oscar lei, 72 anni, e da oggi in corsa per il premio come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Suor Agnes nel film “Conclave” di Edward Berger, thriller ambientato nel mondo della Chiesa e ispirato all'omonimo romanzo di Robert Harris. L'annuncio della nomination è stato dato oggi a Beverly Hills. «Quando ero giovane, venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini», ha commentato l’attrice. «Ora che sono più grande, questo accade meno frequentemente; e mi manca, soprattutto oggi. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per celebrare con me questo grande onore».
Solo qualche giorno fa Rossellini si era detta addolorata per la morte di David Lynch, scomparso a 78 anni a causa di un enfisema. «L’ho amato tantissimo», ha detto unendosi al coro di cordoglio. I due ebbero una relazione che durò circa cinque anni, dopo aver lavorato insieme sul set di “Velluto blu” (1986) dello stesso Lynch, per il quale ebbe una candidatura
come miglior regista. Rossellini ha recitato anche in “Cuore selvaggio (Wild at Heart)”, film del 1990 diretto da Lynch e basato sul romanzo omonimo di Barry Gifford. La pellicola ha vinto la Palma d'oro come miglior film al 43esimo Festival di Cannes.
Isabella Rossellini ha sempre respirato l’aria del cinema. Figlia di due leggende del cinema internazionale: suo padre era Roberto Rossellini, il grande regista neorealista, mentre sua madre era una delle dive più del cinema mondiale, l'attrice svedese Ingrid Bergman, il volto deluso e insieme sognante di Casablanca. Una storia travagliata quella del padre e della madre: lei, Bergman, era già sposata con Peter Lindstrom e aveva già una figlia, Pia, che però lasciò per andare in Italia a vivere con Roberto Rossellini, del quale si era innamorata. Dopo i rispettivi divorzi, a Roma, i due si costruirono una famiglia: prima Isabella e Isotta (gemelle, oggi l'altra è docente di Letteratura Italiana alla Columbia University), poi Renzo Rossellini, produttore cinematografico.
È un percorso lungo, quello dell’attrice. Prima come assistente costumista per alcuni film del padre (“Blaise Pascal” e “Agostino d'Ippona”) poi l’esordio come attrice nel 1976, e non per Roberto Rossellini, ma per Vincente Minnelli che la inserisce nel cast di “Nina”, accanto a sua madre, un'altra figlia d'arte come Liza Minnelli e Amedeo Nazzari e Tina Aumont. Negli ultimi anni l’abbiamo vista nel documentario “The Rossellinis” (2020) e diretta da Alice Rohrwacher ne “La chimera” (2023), presentato in concorso al Festival di Cannes. Lo stesso anno l’attrice ha ricevuto il David di Donatello Speciale, il preludio di un nuovo ritorno fino alla notizia della nomination agli Oscar.