Tra mamme in carriera ci si capisce al volo. Madeleine Albright, la regina della diplomazia americana ai tempi di Bill Clinton, ha chiamato subito Hillary Clinton, la regina della diplomazia dell'era Obama. "Non ti preoccupare", le ha detto, "conta sul mio aiuto per organizzare il matrimonio di Chelsea. Ho dovuto farlo per una delle mie figlie, quando ero segretario di Stato e non avevo un minuto libero. Chiamami quando vuoi se hai bisogno di consigli". L'episodio è stato raccontato dalla stessa Hillary Clinton a John Roberts della Cnn: lei sprizzava felicità da tutti i pori per la decisione della 29enne Chelsea di sposare il suo boyfriend Marc Mezvinsky. "Sono ufficialmente una MOTB, a mother of the bride, la mamma della sposa".
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Se Hillary è felice, Bill Clinton lo è ancora di più. Marc, il futuro sposo gli piace molto e al termine di una conferenza lo ha definito così: "È una persona eccellente". Per far capire bene quale sia il suo stato d'animo, l'ex presidente degli Stati Uniti ha poi mandato uno dei suoi portavoce a spiegare meglio il suo pensiero. Che si è tradotto in queste parole: "Bill lo adora. È il figlio che non ha mai avuto e la relazione con Marc è quella che lui avrebbe desiderato con suo padre". Che Bill avesse un buon rapporto con Marc lo si era capito già da tempo: il 25 settembre scorso, si era seduto accanto ai due ragazzi durante una conferenza organizzata dalla Clinton Global Iniziative, la fondazione che fa da bandiera alle attività internazionali dell'ex presidente.
Ma quando si sposano Marc e Chelsea? La data esatta non è stata ancora comunicata, né è stato reso noto il luogo dove l'evento si svolgerà anche se tutti sostengono di sapere che la cerimonia avverrà a Martha's Vineyard, isoletta al largo della coste del Massachusetts che è da sempre il rifugio estivo dell'élite politica bianca e nera. Per adesso, di ufficiale c'è solo la mail che i due fidanzatini hanno mandato con un unico invio a tutti i loro amici alla fine di novembre: "Ci scusiamo per questa e-mail collettiva, ma abbiamo voluto augurare a tutti un felice Thanksgiving. E abbiamo voluto anche condividere con voi la decisione di fidanzarci! Non ci siamo sposati la scorsa estate, nonostante i pettegolezzi che lo annunciavano, ma pensiamo di farlo l'estate prossima e speriamo che voi ci sarete per festeggiare insieme a noi".
Era un po' di tempo che, a scadenze regolari, i media più inclini al gossip tenevano sotto controllo Chelsea e Marc. Che loro si frequentassero costantemente non era più un mistero. Entrambi vivono a New York, in case separate, ma a distanza di qualche isolato: Marc, 31 anni, figlio di due ex deputati del Partito Democratico, laurea alla californiana Stanford University, dopo un'esperienza alla Goldman Sachs, lavora presso una società di investimenti privati e di hedge fund, la 3G Capital; Chelsea, 29 anni, laureata nella stessa università del suo boyfriend, un breve lavoro alla McKinsey, dopo essere stata al fianco della mamma nella corsa per le primarie alle elezioni presidenziali del 2008, è tornata quest'anno agli studi con un master in Politica e Gestione sanitaria alla Columbia University. I due si conoscono dai tempi del liceo a Washington.
Con i cognomi che Chelsea e Marc portano, con la storia delle loro famiglie l'evento matrimonio scatenerà nei prossimi mesi ondate prevedibili di curiosità e attenzione, soprattutto per la gioia (oltre che per la tiratura e per l'audience) dei giornali tabloid e delle trasmissioni tv di pettegolezzo. Il terreno è fertile per ogni tipo di approccio alla vicenda, sia per coloro che lo faranno in modo equilibrato, sia per coloro (e saranno i più) che vorranno divertirsi puntando tutto sull'esagerazione e sullo scandalo. Ci sono le diversità religiose tra le famiglie e tra i due promessi sposi. Ci sono le storie di Bill e Hillary, quelle politiche come quelle personali sia del passato che del presente. E ci sono infine le storie del passato e del presente di Edward Mezvinsky e di Marjorie Margolies, il padre e la madre di Marc. Il rischio reale è che, alla fine, gli unici a rischiare di essere danneggiati siano i due ragazzi trentenni che si sono incontrati, si vogliono bene e hanno deciso di fare insieme un pezzo di strada, non si sa ancora quanto lungo, della loro vita.
Chi celebrerà il matrimonio? Un rabbino o un pastore metodista? Il balletto del matrimonio interreligioso è cominciato subito. Marc è ebreo, Chelsea è metodista come la mamma (Bill è un battista del Sud). A innescare la polemica, innalzando la bandiera della questione religiosa, è stato il giornale israeliano 'Haaretz'. Ha posto dubbi sulla identità religiosa dei Mezvinsky ricordando come lo zio di Marc, il professore di Storia all'università statale del Connecticut, sia stato bollato di antisionismo per le sue posizioni critiche nei confronti dell'atteggiamento di Israele verso i palestinesi. E ha lasciato capire come Chelsea potrebbe decidere la conversione attraverso questa frase: "Lei, comunque, è stata presente insieme al suo fidanzato durante il servizio religioso nel corso di una festa sacra al Seminario Teologico Ebraico di New York, istituzione accademica che è la bandiera dell'ebraismo conservatore".
Ma è nella blogosfera che si sono liberate le peggiori pulsioni del settarismo religioso. Sul sito Yeshiva World News è apparso un articolo di Yechiele Spira il cui titolo fa intendere subito il pensiero di chi scriveva: 'I media laici salutano il matrimonio interreligioso Clinton-Mezvinsky'. L'autore, dopo aver criticato la posizione del quotidiano israeliano 'Haaretz', considerata troppo laica, e riferito notizie anonime sulla possibilità che "lo sposo si converta al cristianesimo", concludeva così: "Ci si può solo augurare che i rappresentanti delle organizzazioni ebraiche boicottino l'evento. Ma, con tristezza, si può essere certi che in molti saranno presenti non volendo perdere il carnevale che li fa testimoni di questa piaga dei giorni nostri che sta distruggendo il Popolo Ebraico dal di dentro".
Meno male che Chelsea e Marc sembrano orientati per un matrimonio privato e ristretto alle persone più vicine in modo da limitare i danni della sovraesposizione mediatica e delle polemiche politico-religiose. Ma anche in quel caso non mancheranno quelle che riguardano le rispettive famiglie. Hillary Clinton segretario di Stato che prepara il matrimonio della figlia farà uscire allo scoperto quelle stesse persone che, quando Chelsea apparve a fianco della madre nella campagna per le primarie presidenziali, dissero che la candidata Hillary metteva in mezzo la ragazza per i suoi fini politici. Ancora peggiore sarà la posizione di Edward e Marjorie Mezvinsky, che hanno divorziato nel 2007 dopo un matrimonio durato 22 anni.
Ma non è solo quello il problema. Edward Mezvinsky, 72 anni, è tornato libero nel 2008 dopo aver scontato oltre 6 anni di carcere in una prigione federale per una operazione mascherata da investimenti truffaldini, prestiti e conti in banca fasulli per un importo di 10 milioni e 400 mila dollari nel corso della quale aveva speso come garanzia il nome di Bill Clinton nei confronti di coloro che avevano deciso di affidargli i propri risparmi. Pur di sfuggire alla giustizia, l'ex membro del Congresso eletto nello Iowa, provò persino a dire che era affetto da una sindrome bi-polare che non gli consentiva di distinguere il bene dal male e che la sua sindrome era colpa di un farmaco per combattere la malaria. Eppure Mezvinsky aveva vissuto giorni gloriosi nel Congresso di cui aveva fatto parte dal 1973 al 1977: era stato membro della commissione che portò all'impeachment di Richard Nixon per lo scandalo del Watergate. Prima dell'esperienza parlamentare era stato ambasciatore degli Stati Uniti presso la Commissione per i diritti Umani delle Nazioni Unite.
Ma dalla fine degli anni Settanta in poi Mezvinsky ha conosciuto molti problemi. In politica è stato sconfitto ogni volta che ha cercato una carica elettiva. Poi, la storia dell'inchiesta e della condanna. Anche l'ex moglie Marjorie ha conosciuto una bella stagione e una brutta. Giornalista televisiva di successo, raggiunse la notorietà per l'impegno professionale sulla questione delle adozioni. Anzi diventò una portabandiera: fu la prima donna single ad adottare due bambini stranieri, poi quando scelse di sposare Edward formò una famiglia allargata nel senso letterale del termine: ai due figli adottivi si aggiunsero i quattro del primo matrimonio del marito, i due avuti con Edward ed altri tre adottati insieme. Totale: 11 bambini allevati in una grande casa di Filadelfia, dove i due hanno vissuto per molti anni.
Marjorie portò la questione adozione al Congresso (una legge ha il suo nome) dove fu eletta nel 1993 conquistando una delle circoscrizioni più fedeli ai repubblicani con una campagna molto centrista e molto conservatrice sui problemi della spesa pubblica. Due anni dopo perse il seggio: il suo voto era stato quello decisivo - e lei aveva scelto di schierarsi con la Casa Bianca pur essendo in disaccordo - per la legge di bilancio con cui Clinton alzò le tasse per i più ricchi e aumentò la spesa per il welfare. Lei dichiarò pubblicamente la sua scelta e i repubblicani in Congresso la salutarono al grido di "Bye, bye Marjorie". Clinton, invece, non solo presenziò una conferenza nella sua circoscrizione elettorale per cercare di risollevarne le chances di rielezione, ma l'ha poi ringraziata pubblicamente nel libro di memorie del 2004 'My Life': "Ha guadagnato un posto d'onore nella storia per una scelta che non avrebbe mai dovuto fare".
Tra pochi mesi Bill e Marjorie si ritroveranno uniti nella stessa famiglia. Come accadrà a Hillary e a Edward Mezvinsky. Ma saranno giorni di passione se, come è prevedibile, intorno al matrimonio di Chelsea e di Marc si scatenerà la tempesta del pettegolezzo. Ma i due futuri sposi dovrebbero essere vaccinati. Sin da ragazzi hanno vissuto esperienze forti e le hanno superate: Chelsea, appena quindicenne, si ritrovò a vivere alla casa Bianca in pieno scandalo Levinsky; Marc ha vissuto la storia del padre processato, condannato e spedito in carcere. Il matrimonio sarà un gioco da ragazzi.