L'utilizzo di gas nervini come armi di distruzione di massa è un'invenzione datata: i primi composti risalgono addirittura agli anni Trenta e furono creati a scopo agricolo

I gas nervini (ce ne sono di diversi tipi, a seconda della composizione) hanno una lunga e controversa storia di utilizzo nei conflitti del secolo scorso.

Si tratta infatti di un'invenzione datata: i primi composti risalgono addirittura agli anni Trenta e furono creati a scopo agricolo (cioè come insetticidi, pesticidi ed erbicidi) dalla Bayer, in Germania.

Quasi immediata la loro conversione a scopo militare e diverse riserve di nervini furono trovate dagli Alleati negli arsenali tedeschi: rimangono tuttavia molti dubbi sulle ragioni per cui Hitler non ne fece mai uso.

Diverse testimonianze provano invece l'avvenuto utilizzo di gas nervini da parte delle forze di invasione americana in Laos e in Vietnam durante il conflitto indocinese, tra il 1968 e il 1970. Veniva considerato, anche da molti generali, l'unico modo per debellare i guerriglieri che si nascondevano nella giungla.

Anche i sovietici sono stati accusati di averne utilizzati per piegare la resistenza afghana durante l'invasione del 1981.

Le Nazioni Unite hanno confermato che queste sostanze sono state usate dal regime di Saddam Hussein durante la guerra contro l'Iran nei primi anni Ottanta.

L'ultimo utilizzo certo, prima del caso siriano, è stato quello nell'attentato terroristico che fece 12 morti in una stazione della metropolitana di Tokyo, nel marzo di 13 anni fa.

I gas nervini respirati producono nel giro di pochi minuti contrazioni muscolari dolorosissime e una paralisi tipo spastico: le persone colpite non riescono più a muovere i muscoli volontari, anche se rimangono coscienti. La morte sopravviene nel giro di qualche minuto o di qualche ora, a seconda della quantità e del tipo di gas respirato.

Gli agente nervini più usati sono il Sarin (che è anche il più tradizionale) e il cosiddetto VX. Si presentano allo stato liquido di colore giallino, un po' oleosi. Data la loro volatilità, una volta sparati e giunti all'obiettivo si disperdono nell'aria circostante. Ma una parte può restare attiva al suolo anche per giorni, rendendo quindi contaminata l'area.

Tutti i gas di tipo nervino sono classificati dalle Nazioni Unite come armi di distruzione di massa.

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