Le autorità locali tedesche chiedono all'Italia di impedire ai migranti di varcare il confine del Brennero con l'Austria. Sospendendo di fatto la libera circolazione delle persone. E la Baviera dichiara di essere in piena emergenza migranti
I controlli lungo il confine italo-austriaco del Brennero verranno intensificati. Ad annunciarlo è la Provincia di Bolzano, che ha comunicato di avere risposto positivamente alle richieste provenienti dalla Germania di non permettere ad ulteriori migranti di varcare le proprie frontiere.
La regione autonoma della Baviera, che confina con l'Austria ad è molto vicina al Trentino-Alto Adige, ha infatti denunciato di stare vivendo un'emergenza profughi senza precedenti e che rischia di andare fuori controllo. Per questo ha richiesto agli Stati vicini di aiutarla, fermando momentaneamente i flussi, per dare tempo alle istituzioni bavaresi di riorganizzarsi e aprire nuovi centri di accoglienza e identificazione per migranti.
A rispondere positivamente è stato il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno
Kompatscher, che ha chiesto al governo italiano di aumentare i controlli in uscita sui confini italo-austriaci e di permettere a un contingente di migranti presenti sui propri territori ma diretti in Germania di rimare in Alto Adige. Si tratta di circa 400 richiedenti di asilo che verranno ospitati in palestre e in alcune infrastrutture pubbliche. Il governo di Roma ha risposto positivamente, concedendo sia alle autorità altoatesine di farsi carico dei migranti, sia di intensificare i controlli per evitare che altri profughi entrino in territorio tedesco. Chiunque tenterà dunque di entrare in Germania dall'Italia senza documenti in regola verrà rimandato indietro.
La decisione del governo bavarese di respingere i migranti è in controtendenza con quanto comunicato da
Angela Merkel giorni fa, quando la
Cancelliera aveva annunciato che la Germania avrebbe sospeso gli accordi di Dublino per i richiedenti di asilo siriani. Tale decisione, però, non è condivisa da alcuni politici e amministratori locali tedeschi, in modo particolare da quelli provenienti dalle regioni in cui i migranti sono stati concentrati maggiormente.
Solo dall'inizio del 2015 sono state oltre 600mila le richieste di asilo per la Germania e il
Ministero per le Migrazioni ed i rifugiati ritiene che da oggi fino a fine anno se ne aggiungeranno almeno altri 800mila. Numeri, questi, che sono da sommarsi all'immigrazione irregolare (per cui non esistono dati ufficiali), ai ricongiungimenti familiari e alle decine di migliaia di cittadini della Ue che annualmente si stabiliscono in terra tedesca. In tutto sono milioni le persone che si stanno riversando nel Paese.
Molti di esse si sono stabilite in Baviera che, a causa della sua vicinanza geografica anche con l'Europa orientale (confina con la Repubblica Ceca) sta registrando nelle ultime ore un'ondata record di arrivi di profughi, principalmente attraverso la rotta dei Balcani. Creando una situazione difficilmente gestibile, in cui si sono moltiplicate le
iniziative popolari anti-immigrati e sono state registrate anche diverse aggressione contro i centri di accoglienza per profughi. Cosa che ha indotto le autorità locali a chiedere ai Paesi confinanti di tentare di fermare l'immigrazione, violando di fatto gli accordi di Schengen.
Nonostante le istituzioni tedesche e italiane abbiano assicurato che non si tratta di una sospensione di Schengen, ma solo di una intensificazione dei controlli al confine tra Italia e Austria, la decisione di impedire la libera circolazione delle persone comporta una palese violazione dei trattati internazionali. Cosa che è in contrasto non solo con le leggi europee, ma anche con quanto aveva detto Angela Merkel poche settimane fa:
quando assicurò che Berlino sarebbe stata in prima fila ad aiutare l'Italia nella gestione dei migranti.