Alexei Navalny, il leader dell'opposizione russa, si sta riprendendo da un misterioso avvelenamento. Oggi ha pubblicato, su YouTube, la registrazione video di una telefonata.
Durante la chiamata, Navalny parla con Konstantin Kudrjavtsev, chimico militare del Servizio Federale per la Sicurezza-FSB. Nel video Navalny si presenta come l’assistente di Nikolai Patrushev (Capo assoluto del FSB). Kudrjavtsev racconta che il suo compito era di “ripulire” i vestiti dal veleno quando, subito dopo l’avvelenamento, Navalny era ricoverato presso l’ospedale in Omsk. Dalla conversazione di circa 50 minuti diventa chiaro che il veleno era stato applicato sulle mutande del signor Navalny.
Perché Navalny spaventa Putin
Alexey Navalny è la spina nel fianco di Vladimir Putin già da molti anni. Tanto che, sempre grazie a scuse burocratiche, Navalny non è stato registrato per diverse campagne elettorali, da quelle per il sindaco di Mosca a quelle per la presidenza nel 2018.
Ciononostante ha continuamente fatto inchieste su politici e oligarchi russi, svelando i piani di corruzione e le strutture criminali ben inserite nelle élite politiche e economiche russe, facendo venire il mal di testa a tutti loro.
Il 20 agosto 2020, durante un volo da Tomsk a Mosca, Navalny si è sentito male ed è stato ricoverato d’urgenza presso l'ospedale di una città ai piedi degli urali, Omsk (Siberia). Ed è stato tenuto nell’Ospedale di Omsk per circa 2 giorni, nonostante un aereo dalla Germania fosse pronto per trasportarlo subito al Charité Hospital di Berlino.
All’Ospedale di Omsk hanno a lungo temporeggiato, dicendo che Navalny non era trasportabile e, solo dopo alcuni giorni, hanno dato il permesso per il trasferimento in Germania, dove hanno dichiarato che Navalny era stato avvelenato con l’agente nervino Novichok. Nella conversazione telefonica con il chimico militare Konstantin Kudrjavtsev, diventa subito chiaro perché avevano bisogno di questo tempo all'ospedale di Omsk.
Cosa ha detto il chimico nella telefonata
Il 21 Dicembre, alle 7 del mattino, Alexei Navalny chiama diverse persone del FSB che ritiene membri del gruppo scelto per il suo avvelenamento. Per fare la chiamata Navalny usa un programma semplice, che si può scaricare da internet; quando chiami una persona, il programma fa vedere al ricevente un numero diverso dal tuo.
Navalny ha usato il numero di un collega di Kudrjavtsev. La strategia era semplice: se alle 7 di mattina ricevi una chiamata da un numero che conosci bene, non riesci reagire velocemente. Con le prime due o tre persone che Navalny ha chiamato il piano non ha funzionato – hanno subito chiuso la chiamata.
Invece il chimico militare Konstantin Kudrjavtsev è stato meno attento, ha abboccato. All’inizio non voleva parlare ma poi si è lasciato andare e, nella conversazione di circa 50 minuti, ha rivelato tante cose importanti. Navalny si è presentato come assistente di Patrushev, capo assoluto del FSB, e ha detto che di dover preparare d’urgenza un rapporto di due pagine per il Consiglio di Sicurezza (coordinato personalmente da Valdimir Putin). Navalny chiede a Kudrjavtsev perché l’operazione-avvelenamento è «andata male e cosa bisogna fare per far andare le cose bene».
«Capisci benissimo – continua Navalny - a chi sto facendo un rapporto su due fogli» minacciando che il suo rapporto sarà discusso ad altissimo livello, e si riferisce al fatto che i rapporti di due pagine sono per Putin in persona.
Questo è il riassunto di quello che ha rivelato il chimico militare Konstantin Kudrjavtsev:
- “Io sono solo una parte del gruppo e non ho tutte le informazioni complete”. Kudrjavtsev continuamente rimanda per maggiori informazioni al suo capo nel FSB. Durante la conversazione rivela, che il suo compito era di andare a Omsk dopo l’avvelenamento, il 25 Agosto 2020; ricevere una scatola con i vestiti dalla Polizia di Trasporto di Omsk; “pulire” i vestiti di Alexei Navalny dalle tracce di veleno, e riconsegnare questa scatola alla Polizia di Omsk. Il suo capo Bogdanov, chiede in questa procedura di concentrarsi particolarmente sulle cuciture anteriori delle mutande, in russo: “golfik”; e sulle cuciture anteriori dei pantaloni. Questo mette in evidenza che il veleno era messo su questa parte dei vestiti, e doveva essere assorbito dalla pelle.
- Kudrjavtsev rivela che hanno seguito Navalny per diversi anni anche nei suoi viaggi, prendendo aerei diversi da lui, e che Navalny non poteva quindi mai vedere i funzionari del Servizio federale di sicurezza.
- Konstantin Kurjavtsev, non dice chi e quando ha messo il veleno sui vestiti di Navalny, ma si riferisce diverse volte ai suoi capi e collegi medici, che invece sanno tutto su questo: la maggior parte di loro sono medici e scienziati.
- Konstantin Kurjavtsev, ha detto che l’operazione-avvelenamento è andata male principalmente per tre motivi: perché l’aereo è atterrato troppo presto; perché l’ambulanza dei soccorsi è arrivata troppo velocemente; e perché i dottori dell’ambulanza avevano una specie di antidoto che ha rallentato l’effetto del veleno.
- Konstantin Kurjavtsev, alla fine della conversazione chiede: «Non è un problema che abbiamo parlato di tutto questo al telefono normale?». Navalny risponde che il suo capo ha approvato questa conversazione, e la situazione è di emergenza, quindi non deve preoccuparsi di questo.
Che cosa esattamente ci racconta questa conversazione tra Navalny e Kudrjavtsev?
Prima di tutto, l’evidente degradazione del sistema di sicurezza russo. I lavoratori dell’ Agenzia più importante per la sicurezza sono impegnati in atti criminali contro i cittadini russi. E non si tratta solo di poliziotti e militari, ma anche di scienziati, medici e ricercatori. Sono tutti consapevoli di questi atti criminali, terroristici, amorali e tuttavia continuano a farli. In questo caso andando anche contro la Convenzione sulle armi chimiche (CAC), firmata il 13 gennaio 1993 anche dalla Russia.
Ma questa è solo la punta dell’ iceberg – la realtà è ancora più grave. Secondo Navalny, la pubblicazione di questa telefonata con Kurjavtzev ha fornito prove evidentissime della natura criminale del governo russo, il presidente Putin non fa eccezione.
È bene ricordare che questa situazione di Navalny e la pubblicazione della telefonata con Kurjavtzev rende questo caso criminale diverso da tanti altri: come, ad esempio, l’omicidio di Boris Nemtsov, un altro oppositore Russo nel 2015; l’avvelenamento di Sergei e Yulia Skripali, in Inghilterra nel 2018; l’avvelenamento di Aleksandr Litvinenko nel 2006; l’omicidio di Anna Politkovskaja, giornalista russa, nel 2006; e tanti altri. Per due motivi connessi tra di loro: primo, secondo Navalny, ci sono le prove che la operazione è stata effettuata da funzionari FSB, e non da un gruppo criminale esterno al governo. Secondo, i funzionari FSB non possono effettuare operazioni importanti come l’avvelenamento di Navalny senza un ufficiale permesso o comando di Putin, perché questo servizio dipende direttamente da lui. Putin supervisiona personalmente le strutture militari e i servizi segreti.
Gennady Gudkov, politico ed ex-funzionario del servizio segreto russo, conosce il sistema molto bene dall’interno; e conferma che non è possibile immaginare una situazione in cui i funzionari FSB facciano operazioni così importanti senza il permesso o il comando di Putin in persona. Se per i precedenti omicidi di politici, giornalisti, ex-agenti segreti, c’era un minimo dubbio che ci potessero essere delle strutture criminali sfuggite al controllo di Putin, dopo la pubblicazione della telefonata Navalny-Kurjavtzev, questo dubbio non c’è più. Secondo Gudkov, questo non è solo il fallimento del sistema; tutto ciò, rivela anche che “Putin è il capo di un gruppo criminale che ha preso il potere in Russia”.
Nell’ambito delle scienze politiche questo fenomeno spesso viene riferito in termini di state capture, che è un “tipo di corruzione politica sistemica in cui gli interessi privati influenzano in modo significativo i processi decisionali di uno stato a proprio vantaggio”. Questi termini sono stati definiti dalla Banca Mondiale nel 2000, per descrivere la situazione nei paesi post-Sovietici dell’ Asia Centrale. Ma nella Russia di oggi la situazione attuale è ancora peggiore, perché non solo gli interessi privati ??influenzano le decisioni del governo, ma i primi funzionari del governo pensano solo ai loro interessi privati, effettuando operazioni criminali per mantenere la loro posizione.
P.S. Il 21 Decembre 1991 stato firmato il documento che ha messo la parola fine sul collasso dell’Unione Sovietica. Sembra che il 21 Dicembre di 2020 possa essere la fine della Russia di Putin. Dimitri Peskov, press secretary di Putin, ha detto oggi che non hanno visto il video pubblicato da Navalny: non hanno tempo per questo.