Se è vero che per guardare al futuro è bene partire dal passato, il modo migliore per accostarsi alla settimana milanese del design al via in questo 2025 complicato, è riandare con la memoria a questi stessi giorni di quarantanove anni fa, quando un gruppo di designer e di artisti dall’impronta radicale riuniva idee e talento intorno a un progetto corale destinato a fare la storia. Alchimia, lo studio fondato da Alessandro e Adriana Guerriero e aperto a maestri come Ettore Sottsass, Alessandro Mendini e Andrea Branzi, portava già nel nome una promessa sfidante: superare la specializzazione delle tecniche e delle discipline in favore di un approccio aperto, che fondesse generi e linguaggi, artigianato e industria. Quella promessa, che aggiornava la ricetta irriproducibile altrove del saper fare italiano, sta tornando con una forza rinnovata in questi anni difficili in cui gli autori e le aziende più interessanti di quello che chiamiamo “sistema design” s’ingegnano per elaborare con materiali e alchimie nuove una via alternativa all’uso delle risorse sempre più rare e costose di un Pianeta provato.
La ragione principale per cui ricorderemo, un giorno, la settimana al via in queste ore, è proprio il suo farsi palcoscenico dei Nuovi Alchimisti: una generazione di aziende e designer impegnati a riformulare il made in Italy e il suo ricettario con strumenti nuovi, a giocare con gli alambicchi e le pozioni portati in dote dai secoli e rivisti con l’uso del digitale, Intelligenza artificiale inclusa. Negli ultimi anni, abbiamo visto singoli designer farsi atelier e le fabbriche delle aziende più blasonate ispirarsi a queste figure d’avanguardia, che hanno fatto il successo di gallerie e fiere del lusso con i loro pezzi da collezione. Oggi, raccogliamo i frutti di ricerche, processi e contaminazioni tra manifatture e industria che rappresentano l’aggiornamento di quel sistema operativo unico al mondo che è il made in Italy, il principale editore al mondo di bellezza.
Tra il Salone del Mobile, a Rho, e le centinaia di eventi a Milano, i riflettori sono puntati su quest’unica, enorme, luccicante vetrina, la migliore promessa di benessere e gioia che possiamo farci in tempi difficili come quelli che viviamo.