Spariti almeno mille biglietti per la finale di Champions League. A chi sono finiti? Lo scopriremo solo sabato 22 maggio, quando le telecamere inquadreranno politici e giornalisti imbucati in tribuna

Dove sono finiti i biglietti della finale di Champions League? No, non i quattromila venduti regolarmente alla Banca Popolare di Milano, con coda notturna dei tifosi. Gli altri arrivati all'Inter dall'Uefa: dove sono finiti?

Già perché i conti non tornano. Sono 21 mila i biglietti che l'Uefa ha riservato all'Inter. Millecinquecento sono stati destinati alla curva, un centinaio al coordinamento estero degli Inter club, e 2.900 al Coordinamento nazionale. Una parte di questi ultimi sembra sia finita alle agenzie di viaggi, che a parte ne hanno ricevuti altri settemila e che propongono un pacchetto comprendente volo di andata e ritorno, attorni ai 750-1000 euro.

Quindi: tolti tutti questi, all'Inter sono rimasti in mano circa quattromila preziosi tagliandi, di cui non si conosce l'esatta destinazione. Pare che il presidente Massimo Moratti abbia voluto donarne alcuni alle vecchie glorie della grande Inter: Sandro Mazzola, Suarez, Corso, Sarti, Guarnieri, oltre ad altri ex come Pagliuca, Zenga e Nicola Berti. In prima fila anche il cantante Roberto Vecchioni, che gestisce uno storico Inter club. Poi ci sono quelli andati ai giocatori della rosa attuale, per invitare famigliari e amici. Sui forum dei tifosi è apparsa la notizia (non confermata) che ogni giocatore avrebbe a disposizione circa cento tagliandi:probabilmente un po' troppo. Ad ogni modo, trapela da via Durini, il totale ufficiale di biglietti amicali raggiunge al massimo le tremila unità.

Quindi all’appello mancano sempre mille biglietti, di cui nessuno sa nulla. Sembra che molti siano riservati ai dirigenti della Saras (l'azienda di Moratti) e a non meglio precisate "istituzioni". I vertici nerazzurri avrebbero messo infatti a disposizione un bouquet di livelli per tutti i livelli elettivi, dai consiglieri comunali ai ministri come Ignazio La Russa, supporter sfegatato già visto a Londra e Barcellona.

Ma anche qui qualcosa non torna. Perché Palazzo Marino, per iniziativa del presidente Manfredi Palmeri, che è anche il numero uno dell’Inter club comunale, ha richiesto alcuni biglietti a Milly Moratti, moglie di Massimo Moratti e consigliere comunale indipendente. Per poi rivolgersi direttamente all’Inter – raccontano fonti di Palazzo Marino – dopo il rifiuto della Moratti a farsi carico della questione. Tre giorni fa il club ha risposto positivamente, offrendo al parlamentino milanese quattro opzioni per due persone: biglietto di terza categoria a 160 euro, o di seconda categoria a 240 euro, più il volo andata e ritorno nella capitale iberica, a 900 o 998 euro. La deadline per presentare i nominativi è stata chiusa alle 19 dell’altroieri, ma i nomi dei consiglieri comunali che andranno a Madrid rimangono top secret. Quello che "L'espresso" ha potuto appurare è che alcuni consiglieri, come Davide Corritore del Pd, o Francesco Rizzati, capogruppo dei Comunisti italiani, rimarranno incollati al maxischermo di Piazza Duomo.

A proposito: quando Bayern e Inter scenderanno in campo, sabato 22, sarà molto interessante guardare con attenzione i volti di quelli che siederanno in tribuna: vi si troveranno senz'altro politici di ogni risma, giornalisti di nome, amici degli amici. Così al ritorno si potrebbe chiedere a ciascuno di loro se si è regolarment ecomprato il biglietto (magari online, dove si viaggia oltre i cinquemila euro a pezzo) oppure se si è imbucato usando la propria appartenenza alla "casta".

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