Programmi software che infettano telefonini e computer, capaci di rubare le nostre informazioni più intime. I contenuti delle nostre telefonate, gli sms, le email, le conversazioni via Skype, le chat, qualsiasi documento, foto, video, che conserviamo nei nostri cellulari e tablet, qualsiasi tasto che battiamo sulla tastiera
del nostro computer. Capaci di tracciare i nostri spostamenti, di attivare il microfono, la fotocamera o la telecamera e di fotografarci, riprenderci e registrarci in qualsiasi momento. In ufficio, a casa, in auto, durante le riunioni di lavoro o nei momenti privati. E in grado di trasferire queste informazioni a chi le sta cercando per i motivi più diversi, senza che noi ci accorgiamo che qualcuno ci sta braccando.
Sono tecnologie come i trojan, gli SpyCell, gli SpyPhone. Un tempo riservati agli 007, oggi alla portata di tutti, almeno quelli nelle versioni meno sofisticate.«Si può grossolanamente distinguere le tecnologie per la sorveglianza in tre categorie», spiega a “l’Espresso” l’esperto tedesco, Andy Mueller-Maguhn, figura storica della più importante organizzazione di hacker d’Europa, il “Chaos Computer Club”.
«Ci sono le tecnologie usate dalle agenzie di intelligence, quelle dalle security aziendali
e infine quelle usate dalle persone comuni». Mueller-Maguhn sostiene che gli strumenti più comuni per le persone ordinarie - spesso alla ricerca di informazioni sul partner sospettato di tradimento - stanno diventando proprio i trojan, per controllare la posta elettronica e la navigazione sul Web del “sospetto” e gli SpyPhone, software che danno accesso a telefonate, sms e servizi Internet per cellulari. «C’è anche una tecnologia
nota come “silent sms” che può essere usato per localizzare un telefonino senza alcun software speciale», racconta, «mentre i trojan possono essere installati o attraverso l’accesso fisico al telefono o infettandolo a distanza, nascondendo il trojan in un’email o in un sito da scaricare, in modo che la vittima lo installi senza rendersene conto».
Ma quanto è davvero facile per una persona comune, senza alcuna formazione tecnica, usare strumenti come un trojan? «Assistiamo sempre di più alla diffusione di kit da scaffale che stanno eliminando ogni barriera tecnica», dichiara a “l’Espresso” Matthew Rice dell’organizzazione “Privacy International” con sede a Londra e specializzata nella difesa della privacy, «alcuni di questi strumenti possono essere scaricati dal Web anche in modo completamente gratuito, ma la maggior parte costa dai duecento a migliaia di euro. Si tratta di uno sviluppo tecnico preoccupante: quello che dieci anni fa poteva essere fatto solo da professionisti, oggi può essere fatto da chiunque abbia mezzi e deteminazione». Uno scenario che Andy Mueller-Maguhn conferma: «La tecnologia dei Trojan è diventata così abbordabile e facile da installare che può farlo qualsiasi moglie gelosa, non serve alcun esperto», racconta. E così per gli SpyCell, «prodotti che si possono acquistare via Internet per meno di 100 euro, semplicemente scaricandoli».
Politica
24 gennaio, 2014E' davvero facile spiare qualcuno con programmi software, spycelle e spyphone? Ecco cosa c'è da sapere
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