Consiglio Ue, la figuraccia di Conte: "Io sono un legale". E gli altri leader lo deridono

Secondo i retroscena dei giornali internazionali, il presidente del Consiglio italiano si sarebbe reso protagonista di alcune uscite che hanno attirato su di lui l'ironia e poi le sferzate degli altri premier seduti al tavolo

Un primo consiglio europeo da dimenticare, o quasi, per il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Non bastassero i pochi risultati raggiunti dall'Italia nel vertice dedicato all'immigrazione e la doccia fredda delle dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini con il suo "non mi fido", i giornali internazionali hanno dedicato diverso spazio alle uscite del nostro premier al tavolo delle trattative.

Secondo i retroscena di Guardian, di Politico e del Financial Times, che raccolgono diversi dettagli della lunga trattativa, Conte si sarebbe reso protagonista di un curioso momento che ha attirato su di lui l'ironia e la "derisione" (testuali parole) dei leader degli altri 27 paesi.

"A un certo punto, dopo che Conte ha affermato di voler usare un "approccio legale" allo sviluppo delle conclusioni del Consiglio - che in realtà sono dichiarazioni politiche e non hanno forza di legge - altri leader lo hanno apertamente deriso con le proprie credenziali professionali. Il primo ministro svedese Stefan Löfven ha citato la sua esperienza come saldatore e il primo ministro bulgaro Boyko Borisov ha commentato: "Io sono un pompiere", racconta nella sua cronaca il giornale Politico.

Molto simile è la ricostruzione del giornale inglese Guardian, secondo cui: ""Sono un professore di diritto", ha detto Conte ai suoi colleghi leader, protestando per i metodi di lavoro dell'UE, promuovendo uno scambio insolito, secondo una fonte. Il primo ministro bulgaro, Boyko Borissov, ha risposto: "Beh, ero un pompiere e questo non è il modo di negoziare". Il primo ministro svedese, Stefan Löfven, ha aggiunto che era un saldatore e non era d'accordo con il modo italiano di esprimere la sua opinione".

Ancora più duro il Financial Times, che parla di vera e propria farsa: "Ci sono stati momenti in cui le trattative sono franate nella farsa. Conte ha detto ai leader che "come avvocato", può concludere un accordo solo quando tutti i punti sono stati completati. Ciò ha provocato lo svedese Stefan Lofven a replicare come ex "saldatore". Il bulgaro Boyko Borisov è intervenuto con i suoi commenti come "ex pompiere"".

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