È un boom senza precedenti per le iniezioni di tossina botulinica antirughe. Efficaci sulla fronte, le labbra e le zampe di gallina. Ma con tanti rischi. Ecco come evitarli

Mentre a New York sulla 59 strada ha aperto la prima botox-boutique Smoothmed dove, senza appuntamento né coda, si ottiene subito la dose di botulino antirughe a prezzi molto inferiori di quelli praticati dai chirurghi, a Roma si invita alla prudenza.

L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con una circolare spedita ai medici, ricorda che la tossina è un farmaco. E ribadisce avvertenze e rischi di reazioni avverse, seppur rare: reazioni avverse gravi legate alla diffusione della tossina in aree distanti dal punto in cui viene iniettata, come debolezza muscolare e difficoltà della deglutizione. Non solo, l'Agenzia ribadisce che è necessario prestare estrema cautela nel somministrare la tossina a chi ha disturbi neurologici o che ne ha avuti in passato. La circolare precisa infine che le diverse marche di tossina botulinica autorizzate in Italia (Botox, Dysport, Neurobloc e Vistabex) non sono interscambiabili, devono essere iniettate solo da medici esperti che devono informare i pazienti dei rischi.

Spiega Antonio Addis, direttore ufficio informazioni sui farmaci dell'Aifa: "Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di effetti avversi dal servizio di Farmacovigilanza del ministero della Salute. Inoltre, ci risulta che il farmaco è usato non solo per le indicazioni terapeutiche per il quale è stato autorizzato, cioè per il temporaneo miglioramento delle rughe verticali tra le sopracciglia. Ma viene somministrato anche sul resto del viso e fino al collo, in dosi maggiori alle consentite e a intervalli di tempo più ravvicinati".

A spingere per usare il botulino su tutto il viso e oltre sono i pazienti, ma anche i medici. "Ottimi risultati si ottengono sulle rughe alla radice del naso e della fronte, sulle zampe di gallina, le naso-labiali, delle labbra, delle guance e del collo nonché su vari tipi di asimmetrie del volto", spiega Koenraad De Boulle, della Aalst Dermatology Group belga, in uno studio pubblicato su 'Pharmacotherapy'.

Così, dalla fronte al décolleté, il botox si piazza al primo posto fra gli interventi di medicina estetica più effettuati negli Stati Uniti. L'anno scorso l'hanno provato oltre quattro milioni di persone, afferma l'American Society of Plastic Surgeons. E anche in Italia, quest'anno si concluderà con 88 mila trattamenti. Poi, l'offerta si è allargata: oltre al Vistabex della Allergan, nel mondo adesso si contano almeno altre cinque società che lo producono. Solstice Neurosciences, Stati Uniti; Ipsen, Inghilterra; Merz, Germania; Medy-tox, Corea che lo vende in Nord Africa, Russia, Messico ed Europa dell'Est; e il Lanzhou Institute cinese per i mercati asiatici e sudamericani.

"Ma i prodotti non sono intercambiabili fra loro", precisa De Boulle: "Variano per quantità di tossina contenuta, purificazione, potenza, efficacia, durata e migrazione del prodotto in aree diverse da quella di iniezione, evento che può causare effetti indesiderati anche gravi". Non solo, cambia anche la sicurezza, come spiega De Boulle: "Molte valutazioni cliniche garantiscono la sicurezza dei botulini di produzione americana ed europea. Invece, per quelli prodotti in Corea e in Cina mancano valutazioni cliniche pubblicate su riviste scientifiche".

I più usati nel mondo, botox e dysport, sono stati messi recentemente a confronto dai ricercatori della Cranley Clinic di Londra e da specialisti di Santa Monica, in California, in uno studio che ha coinvolto 62 pazienti di 40 anni e pubblicato sul 'Journal of American Academy of Dermatology'. I prodotti testati hanno mostrato differenze notevoli: a tre mesi dall'iniezione, il 77 per cento dei pazienti trattati col botox aveva ancora l'effetto voluto contro il 59 per cento di quelli trattati col dysport.

"I botulini a buon mercato fanno il giro del mondo e nel caso di effetti avversi risalire al tipo di farmaco iniettato è davvero difficile", precisa Marcella Ribuffo, dirigente medico all'Idi di Roma, che racconta il caso di una paziente di 38 anni: "Presentava inizialmente un eritema resistente con febbre altissima, disturbi alla deglutizione e arrossamenti nei punti in cui era stata iniettata la tossina. La signora ne aveva ricevute due dosi a distanza di un paio di mesi. La febbre è tuttora molto alta e resistente ad antibiotici e cortisone, la patologia è evoluta in una dermatomiosite (gli anticorpi attaccano i muscoli), ci sono ancora difficoltà nel deglutire. Le stiamo somministrando immunoglobuline, ma non sappiamo come evolverà". Ciò che preoccupa i medici è il fatto di non sapere ancora di che marca sia il botulino iniettato. "Non possiamo stabilire con certezza cosa abbia scatenato la forte reazione perché non c'è letteratura scientifica in merito", specifica Ribuffo.

Quindi, prima regola: è sempre sbagliato cercare di risparmiare sulla sostanza
, meglio scegliere botox noti e sperimentati in Italia. Non solo. "L'esperienza dello specialista è fondamentale", aggiunge Velia Colombo, dermatologa e farmacologa a Milano. Lei ha trattato una paziente che è andata in shock anafilattico, lo ha riconosciuto fortunatamente ai primi sintomi e ha somministrato i farmaci di emergenza. Ora spiega: "Le reazioni avverse sono rare e i rischi di reazioni anafilattiche pari a quelle del vaccino antinfluenzale. È però indispensabile farselo somministrare in uno studio medico dotato di farmaci per l'emergenza. Invece le iniezioni si effettuano anche nei centri estetici e le pazienti spesso non dicono al medico se si sono già sottoposte al farmaco. Conoscere la tossina da iniettare è indispensabile sia per la somministrazione successiva di altri iniettivi sia per sapere cosa fare in caso di reazioni avverse". Eppure, soltanto lo 0,8 per cento dei medici mostra al paziente la confezione del filler che sta per iniettare, e soltanto il 5,2 per cento dei pazienti chiede di saperne di più, secondo una indagine condotta dalla Physician Coalition for Injectable, gruppo di medici affiliato alle maggiori società scientifiche americane di chirurghi plastici e oculisti (Asaps, Aafprs e Asoprs).

Le stesse società che hanno stilato un elenco di regole da tenere bene in mente: rivolgersi solo a medici qualificati e opportunamente formati sull'uso di fillers e botulino; scegliere solo iniettivi autorizzati esclusivamente per uso estetico e non prodotti autorizzati per altri scopi e adattati per uso cosmetico; rifiutare farmaci definiti 'generici' o 'sostituitivi' degli originali; informarsi sul contenuto di fiale e boccette prima di farsele iniettare; non accettare prezzi stracciati o sconti notevoli; non farsi iniettare i prodotti a casa, in occasione di meeting e manifestazioni, alle feste, nelle Spa, alle terme, dal parrucchiere e in altri luoghi non medici; non scegliere mai di impulso, ma informarsi prima a fondo su caratteristiche, effetti, durata nel tempo, precauzioni e rischi del farmaco; avvisare il medico di eventuali trattamenti estetici già effettuati altrove prima di ricevere la prossima iniezione. Maggiori informazioni su http://www.injectablesafety.org.

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