L'ultima volta che si sono visti in pubblico è al Bolgheri melody, il festival canoro nella tenuta del marchese Niccolò Incisa della Rocchetta, il patron del Sassicaia, e sponsorizzato da Finmeccanica.

"Normali rapporti tra conterranei", quelli tra Pier Francesco Guarguaglini e Altero Matteoli, precisa lo storico Luciano Bezzini. Ma fatto sta che l'affaire Finmeccanica fa di Cecina una sorta di caput mundi. Da lì, dalla città che Dante pone a confine della Maremma infestata di cinghiali provengono sia Guarguaglini che Matteoli, uniti anche dal tifo calcistico bianconero (il primo da ragazzo giocava nel campetto di Bolgheri e indossava la maglia del Donoratico mentre il secondo è stato di recente a un passo dall'acquisto del Cecina).

Anche se, per la precisione, i natali di Guarguaglini, sono avvenuti nel 1937, a una trentina di chilometri da Cecina, in quel di Castagneto Carducci, dove il papà di Pierfrancesco, Arcangelo, era medico condotto. A Cecina, il giovane Pierfrancesco frequenta il liceo scientifico e rimane estasiato dalle lezioni di Carlo Cassola, lo scrittore della "Ragazza di Bube". Matteoli, tre anni più giovane, è invece cecinese doc.

Influenzato da un avvocato di Cecina, Oreste Adami, si iscrive al Msi. Mentre Guarguaglini segue la carriera di manager, Matteoli fa il politico, da semplice consigliere comunale a Livorno fino a ministro in tutti i governi Berlusconi. Nonostante gli impegni in Finmeccanica, Guarguaglini torna ancora spesso a Cecina, dove abita il fratello Mauro, 78 anni, e a Castagneto, dove possiede due ville.

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