Politica
agosto, 2011

Asterix leghista? Mondadori dice no

Il sindaco leghista di Fermignano, nelle Marche, ha stampato i manifesti per la festa del partito usando il fumetto come "testimonial". Ma la casa editrice di Segrate non gradisce. E ora chiede di 'occultarli' e pretende un risarcimento

Orde di Galli nella terra dei Montefeltro? Capanne di villaggi celtici nel ducato urbinate? Druidi ammantati nei boschi tra Umbria e Marche? Di sicuro non di questi tempi. Leghisti quelli sì, ci sono. Proprio la Lega marchigiana ha appena dovuto rinunciare a un "testimonial" tanto amato quanto popolare, anche per chi al collo non porta il fazzoletto verde. Sui manifesti per la "Festa nazionale della Lega Nord" a Fermignano (in provincia di Pesaro-Urbino) appiccicati qui e là per tutto il territorio del comune, stava in bella posa Asterix, l'eroe gallico incubo dell'esercito di Cesare. Ora non c'è più.

Fermignano è il comune leghista più a sud d'Italia, unico nelle Marche da sempre "rosse" e per questo scelto come location della festa regionale. Il sindaco, Giorgio Cancellieri (a suo tempo famoso per la prima ordinanza antiburqa emanata in Italia e poi bocciata dal ministero dell'Interno) è stato riconfermato al secondo mandato con percentuali bulgare. Gli avversari politici, senza pensarci su due volte, hanno segnalato la violazione del copyright alla casa editrice che pubblica in Italia il fumetto: quella di Silvio Berlusconi.

Così è partita la richiesta da parte della Mondadori di occultare i manifesti. Tagliare, dopo un copia e incolla senza autorizzazione. Assieme all'ordine di togliere il disegno dai manifesti però, stando a quanto riporta l'edizione locale del 'Resto del Carlino', è arrivata anche una richiesta di risarcimento per sfruttamento dell'immagine. Magari saranno pochi euro, ma è questione di copyright e polso duro per la Mondadori. Questione di immagine e valori invece per la sezione locale di Sinistra e libertà: gli "spioni" che hanno fatto la soffiata.

In un momento di confusione politica ci si litigano i valori e si discute per un simbolo, anche se è un fumetto. Quello di Asterix, nemico dell'Impero romano e quindi modello di antagonismo di tutto ciò che al cesarismo si ispira, simpatico e "resistente" perché il suo è un popolo oppresso che vince sull'esercito oppressore. Ma anche strenuo difensore dell'autonomia della sua terra, dei valori patrii, contro la "Roma ladrona" di qualsiasi tempo. Ma anche, se vogliamo, un celtico, quindi esponente di una cultura da sempre patrimonio iconografico e mitologico delle destre.

Di chi è Asterix? Naturalmente non appartiene a nessuno, nemmeno alla Lega Nord tra il Piceno e il Montefeltro: "Erano appena un centinaio di manifesti, che abbiamo provveduto a correggere prontamente, peraltro Asterix era di dimensioni irrisorie".

Il consigliere regionale del Carroccio Roberto Zaffini la archivia così,come una querelle di paese che lascia il tempo che trova. Zaffini fa il designer ed è proprio lui l'autore del copia/incolla incriminato. E intanto si prepara alla "Festa nazionale della Lega nord" a Fermignano. Ce n'è una in ogni regione perché "per la Lega ogni regione è una nazione". E ogni regione, quindi, può avere il proprio Asterix. Non è solo una questione di cultura mitteleuropea, Sena Gallica (Senigallia, a pochi chilometri sulla costa marchigiana) e loro stessi stanno lì a dimostrare che i Galli e la "Padania" arrivano parecchio più a sud del Rubicone.

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