Il mare è un incanto a Golfo Aranci. Nella profonda Gallura, a due passi da Olbia, sono in pochi a voler sentire parlare di mafia. A due passi c'è la villa sarda di Silvio Berlusconi. E nessuno si era accorto che per il Comune lavorava da sei anni l'imprenditore Salvatore Costanza, arrestato a dicembre 2011 e accusato dalla Procura antimafia di Palermo di essere "uomo d'onore" della cosca di Cammarata, nell'Agrigentino.
«L'ho conosciuto come tanti altri imprenditori, sembrava una persona per bene, disponibile», Mario Mulas, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, non aveva sospetti: «Ho appreso dai giornali di cosa lo accusavano: incredibile». Costanza è molto noto in paese. Amava frequentare bar, chioschi sulla spiaggia, pranzare con la gente che conta. E gli capitava di incontrare l'assessore al Turismo Giovanni Astara Prontu. Come ha potuto verificare "l'Espresso", il 15 marzo 2006 - due mesi prima delle elezioni che vedranno Astara diventare assessore - i carabinieri di Porto Torres fermano la Bmw di Costanza. A bordo, oltre al costruttore, il futuro assessore e due donne dell'Est. «Mi ha detto che là, in Sardegna, è come la Sicilia».
Il pentito Giuseppe Vaccaro riferisce ai pm le impressioni di Costanza. «E perché è come la Sicilia?», gli chiedono i magistrati. La risposta non si fa attendere: «Che i lavori si prendevano facilmente». Dopo l'arresto, qualcuno ha però osato porre delle domande. «Era mia intenzione capire come ha fatto a lavorare per il Comune di Golfo Aranci un personaggio come Costanza». Andrea Viola, avvocato e consigliere di minoranza in quota Pd, il 30 maggio ha inviato una lettera al ministro Cancellieri per chiedere una commissione di accesso al Comune guidato da Giuseppe Fasolino, Pdl.
Tra il 2005 e il 2011 il municipio ha versato all'imprenditore agrigentino 450 mila euro. Cifra da cui sono esclusi i subappalti per conto della cooperativa ravennate Ciro Menotti. Il sindaco si difende, e oltre a querelare Viola, ha contrattaccato pubblicamente: così si rovina l'immagine del paese. Ora si aspetta la risposta del Viminale.