
SI TRATTA DI POTER PENSARE a nuclei diversi. L'uomo e la donna sono oggi percepiti come basi fondamentali su cui costruire un nucleo familiare, ma quante famiglie vivono situazioni di conflittualità tali da non consentire una vita serena all'interno delle mura domestiche? È raro trovare coppie stabili. Spesso ci si separa e si cresce in famiglie allargate. Non esiste un percorso di sanità e un percorso tossico. Esiste l'essere cresciuti bene o male. La famiglia, qualunque sia la sua composizione, è un laboratorio. Oggi le famiglie allargate sono un dato di fatto, ma solo qualche anno fa sembravano un'aberrazione. Sono convinto che le coppie gay e i single che chiedono di poter adottare, dovrebbero avere il diritto di farlo perché la loro è una richiesta in nome dell'amore. E il dibattito non dovrebbe essere se permetterlo o meno, ma stabilire i criteri che consentano di capire, agli addetti ai lavori, se il nucleo familiare in fieri è in grado di poter accogliere bambini oppure no. Ci sono in Italia decine di migliaia di bambini in attesa di essere affidati a nuclei familiari e le adozioni, anche per le coppie etero, spesso seguono iter lunghi e complicati. L'obiettivo dovrebbe essere snellire le pratiche e permettere che nuove famiglie possano nascere.
Le posizioni della Chiesa cattolica sono legittime, ma legittime riguardo ai cattolici. La Chiesa ha il diritto di ricordare a chi segue i suoi principi che lei è contraria a qualsiasi forma di famiglia diversa da quella formata da un uomo e una donna e al di fuori del matrimonio. Ma non ha alcun diritto di condizionare le leggi e le istituzioni dei paesi laici. I cattolici possono dire la loro, ma non influenzare o boicottare nuove leggi. Questo è profondamente ingiusto. Che dimostrazione di libertà e autonomia da parte dei partiti sarebbe se il dibattito elettorale potesse aprirsi e discutere di questi temi. Ma si ha troppa paura che il mondo cattolico, così determinante nelle elezioni, possa boicottare la parte che ha messo in tavola discussioni poco digeribili. Eppure, se la politica si tiene lontana da determinati temi, se getta la spugna e non affronta la possibilità di creare felicità, realizzazione, trasformazione culturale, che cosa si riduce a essere? Tasse? Appalti controllati?
COME PER LA BATTAGLIA sull'aborto. Si preferiva ignorare che impedendo una legge, morivano migliaia di donne in clandestinità. Ancor prima di discutere se manifestare o meno contro l'adozione per le famiglie omosessuali, ciò che lascia sgomenti è che molte persone credono che un bambino possa essere più felice senza una famiglia, a vivere in istituti di accoglienza, piuttosto che avere due mamme o due papà che possano volergli bene e dedicare le loro vite a lui. Preferiscono che un bambino viva in strutture e condivida l'affetto dei tanti professionisti che vi lavorano con altri bambini senza famiglia, piuttosto che a quel bambino sia dato tutto l'amore di una famiglia sua, un amore che loro considerano "diverso". Messa così, questa, è davvero la peggiore delle cattiverie.