“No easy day”, non esistono giorni facili. È la filosofia dei Navy Seal, il reparto di commandos più famoso del mondo. Ed è anche il titolo del volume sull'azione più clamorosa di questo reparto: l'uccisione di Osama Bin Laden. Ma oggi, tre anni dopo l'esecuzione del fondatore di Al Qaeda, il membro della squadra speciale che con uno pseudonimo ha realizzato il best seller è finito sotto inchiesta.
Matt Bissonette, questo il suo vero nome, è sospettato di avere pubblicato informazioni segrete. Secondo il suo avvocato, l'inchiesta riguarda proprio le pagine del libro. Altre fonti interpellate dal “New York Times” sostengono però che nel mirino degli investigatori ci sono alcune conferenze tenute dall'ex incursore, interventi per i quali sarebbe stato ben retribuito. Una in particolare in un golf club di Atlanta in cui a tutta la platea è stato chiesto di spegnere i telefonini prima del discorso.
La questione rischia di diventare un caso politico. Sulla fine di Bin Laden sono stati pubblicati parecchi titoli, una dozzina di documentari e un paio di film, ma il testo di Bissonnette è l'unico che contiene critiche esplicite contro il presidente Obama e lo sfruttamento mediatico del blitz da parte della Casa Bianca. Ed è il solo finito sotto inchiesta.
Il legale di Bissonnette ha infatti spiegato che era convinto di avere raggiunto un patteggiamento con il ministero della Giustizia e il Pentagono, offrendo di devolvere parte dei milioni di dollari incassati dal Navy Seal con i diritti d'autore: un accordo che avrebbe evitato al suo cliente accuse penali. Ma invece che ratificate il patto, le autorità governative avrebbero deciso di procedere con un'inchiesta criminale.
L'avvocato è poi andato al cuore della vicenda: tanti libri hanno offerto dettagli top secret sull'assalto contro Osama, solamente il testo di Matt Bissonnette è finito sotto inchiesta. «Matt non protesta contro il fatto che gli sia stato chiesto di rispettare le regole», ha sottolineato il legale: «Ma fa osservare che ad altri non è stato chiesto nulla del genere e che questi hanno fatto trapelare notizie per i loro scopi in modo prodigioso». In pratica, il Navy Seal sta cercando di realizzare un'altra operazione ad alto rischio: trasformare l'accusa contro di lui in un attacco alla Casa Bianca. Tenta di fare del suo errore – rivelare notizie segrete – un punto di forza contro il presidente e il suo entourage: una mossa degna degli insegnamenti di Sun Tsu.
Bissonette ha dichiarato di avere deciso di scrivere “No Easy Day” dopo che l'allora direttore della Cia Leon Panetta aveva invitato alcuni membri della squadra speciale a collaborare con i produttori del film “Zero Dark Thirty” girato Kathryn Bigelow, una regista da Oscar: una pellicola che ha goduto di una grande assistenza da parte della Cia e del Pentagono. E nella quale non ci sono critiche verso Obama. «Il punto di vista di Matt è stato: “Aspetta un attimo. Questa è la nostra storia, non la loro. Perché devono essere altri a raccontarla?”».
Altri ex Seal contestano l'iniziativa di Bissonnette, ritenendo che il libro e le interviste abbiano messo a rischio l'attività del reparto: «A noi è stato inculcato il “segreto professionale”. Quelli che scrivono racconti e vanno in tv tradiscono i nostri valori». «Quando gli incursori escono alla scoperto e fanno un libro, che lo vogliano o meno finiscono per rivelare tattiche, tecniche e procedure», ha aggiunto l'ex capitano Jerry Hendrix, «mentre quando a parlare sono gli ufficiali di alto rango, affrontano solo politiche, decisioni e strategie senza svelare gli aspetti operativi. Volano a 30 mila metri d'altezza, mentre gli aspetti operativi sono sul terreno, a quota zero». E, secondo l'ex capitano, se non viene fatta rispettare la segretezza, «tutti gli altri commandos saranno spinti a dire la loro, per non fare la figura dei babbei».
Infatti la notizia dell'inchiesta è uscita proprio mentre il canale televisivo Fox di Rupert Murdoch ha annunciato un video in cui a parlare sarà l'uomo che ha sparato a Osama Bin Laden. Un lungo documentario che descriverà la missione con dettagli inediti «inclusa l'esperienza nel momento in cui il “cecchino” ha affrontato Osama, il suo racconto degli ultimi momenti di vita del fondatore di Al Qaeda e cosa è successo dopo che ha smesso di respirare». Stando a “No Easy Day” non è stato Bissonnette a premere il grilletto: il protagonista dello scoop televisivo sarà un altro degli incursori che hanno preso parte al blitz.
Uno dei pochi superstiti. Molti dei commandos che fecero irruzione nella residenza bunker dello Sceicco sono morti, in combattimento o in incidenti sui fronti della guerra al terrorismo. Per quelli che sono rimasti vivi invece la missione si è rivelata un ottimo affare. Oltre al best seller e alle conferenze ben pagate, Bissonnette sta per pubblicare un secondo libro e in passato ha persino organizzato uno spot per il lancio del videogioco Medal of Honour.