Geronimo La Russa colleziona poltrone
Ora si occuperà anche di San Siro
Il figlio di Ignazio, per volontà dell'amica Barbara Berlusconi, siede anche nel consiglio di amministrazione della società che gestisce lo stadio milanese. Si tratta della terza carica nelle partecipate del Milan
Una poltrona tira l’altra per Geronimo La Russa, chiamato dall’amica Barbara Berlusconi a sostenerla nella complicata convivenza con Adriano Galliani al vertice del Milan. Nelle scorse settimane era stato reso noto che, nonostante la fede interista ereditata dal papà, l’ex ministro Ignazio (noto per il suo tifo molto acceso),
Geronimo è entrato nel consiglio di amministrazione di due controllate del team rossonero, chiamate rispettivamente Milan Real Estate e Milan Entertainment. Finora era invece passata sottotraccia la terza nomina, quella nella MI-Stadio, ovvero la società partecipata al 50 per cento dal Milan e dai cugini dell’Inter per la gestione di San Siro, preso in affitto dal Comune di Milano con un canone di 8 milioni di euro l’anno.
La joint-venture fra le due squadre (presieduta da Roberto Ruozi, ex rettore dell’Università Bocconi e attuale presidente della finanziaria Palladio, il cui titolare Roberto Meneguzzo è stato di recente arrestato con l’accusa di aver fatto da intermediario per le tangenti del Mose) ha chiuso l’ultimo bilancio depositato, fermo al 30 giugno 2013, con un utile di 26.500 euro.
Deve però fare i conti con il ritardo nei lavori di riqualificazione della struttura, che sono indispensabili per la candidatura a ospitare la finale della Champions League 2016. Entro due anni, infatti, lo stadio milanese dovrà essere in regola con gli standard europei e la Uefa ha già richiamato il Comune per il rallentamento del crono-programma degli interventi. Il restyling da 60 milioni è cominciato nel 2012 e in parte viene scomputato dal canone di locazione.
La convenzione prevede infatti che le due società investano il 70 per cento dell’affitto annuale nei lavori di ristrutturazione, mentre il 30 restante viene regolarmente versato nelle casse cittadine.
Il Comune predica ottimismo ma l’Inter di Erick Thohir vuole una struttura di proprietà e, in casa Milan, anche Barbara sembra più concentrata a pensare al progetto di un nuovo stadio nell’area del post-Expo 2015, piuttosto che alla ristrutturazione straordinaria di San Siro.
A sostenerla in queste nuove sfide ha dunque chiamato La Russa junior, che di lavoro fa l’avvocato ma vanta capacità gestionali in campo sportivo. Di recente ha postato sul suo profilo Facebook una foto d’archivio che lo immortala mentre riceve alla SDA Bocconi il diploma in Sport Management. Basterà?