«La valorizzazione della presenza femminile è un fatto positivo di cui sono molto orgogliosa. Perché dietro c’è una lunga battaglia anche personale. Quando portammo negli anni Ottanta il 30 ?per cento di quote rosa tra le file del Pci. ?La doppia preferenza parte ?da molto lontano e ne rivendico il merito». Lei è Livia Turco, in nome della nouvelle vague di Renzi, rottamata dopo 26 anni al Parlamento. Ecco cosa pensa di Matteo.
Era possibile conciliare la linea del partito ed essere donna?
«Allora era molto difficile avere la gonna, soprattutto dentro la direzione del Pci. Mi ricordo che per le politiche del 1987 quando non andammo oltre il 26 per cento dissi: “Abbiamo perso ma le donne hanno vinto”. ?E la replica di Giancarlo Pajetta fu caustica: “Le disgrazie non vengono mai sole”. C’è una differenza profonda rispetto ad oggi: le donne allora non votavano le donne. Oggi invece molte di loro hanno votato Pd. ?Un segno di cambiamento nella società».
Cosa si aspetta dall’Italicum del Governo?
«Nella riforma della legge elettorale ?deve esserci scritto il principio delle pari opportunità, altrimenti resta nel perimetro ?di una battaglia di un partito. Deve cambiare invece un intero tratto del sistema politico».
Il premier ha capito che la rottamazione ? si fa con le quota rosa?
«Sicuramente sono un fattore di rottura. Renzi fa leva ma io vedo un elemento ?di autenticità. Lo usa per rompere equilibri di potere. Non c’è solo puro calcolo politico. Da accanita sostenitrice delle quote rosa ? il rinnovamento deve significare valorizzazione del merito e competenze. ?Il genere da solo non basta».
È tutto vero?
«È autentico. Io faccio il tifo perché ?vedo capacità, determinazione, a partire ?dai ministri Federica Mogherini e Marianna Madia alle quali riconosco competenze innegabili. Detto questo la strada ?è tutta in salita».
È il caso di festeggiare?
«Renzi ha stupito perfino me, con scelte ?di sinistra: l’adesione al Pse, gli 80 euro... L’unico rischio è un Pd a pensiero unico».
Politica
4 luglio, 2014Rottamata in nome della nouvelle vague renziana, l'ex ministro e depitato Pd dà le pagelle al premier
Livia Turco: "Quote rosa, bravo Renzi, ma c'è ancora molto da fare"
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