Welfie, Drelfie e Bedstagram. Figlie e figliastri dell'autoscatto si moltiplicano. E invadono i social network
Definita dall'Oxford Dictionary "parola dell'anno 2013",
SELFIE ha dato origine a un suo vocabolario e a un gergo. Volete condividere una nuova pettinatura? Il vostro splashlight (una ciocca rsa e azzurra, must estivo 2014)? Questo si chiama HELFIE.
In ufficio si fa un
WELFIE e la sbronza del sabato sera produce un
DRELFIE. Le foto a letto (da soli) son
BEDSTAGRAM.
[[ge:espresso:visioni:societa:1.177375:article:https://espresso.repubblica.it/visioni/societa/2014/08/21/news/ossessione-selfie-1.177375]]Il vero fenomeno prò è il
BELFIE (selfie+bootie), autocelebrazione orgogliosa del lato B. Nato come hashtag, ha contagiato un po' tutti, famosi e non. Star deò belfie sono: l'oonipresente Kim Kardashian, la popstar Rihanna, la rapper e dj Nicki Minaj. Gallery infinita di curve.
Altro capitolo, il sesso.
UNDERBOOB è il selfie al proprio seno stile "vedo, non vedo" (tra scollature e magliette bagnate). Mentre il
SEXSELFIE si fa prima, dopo o durante l'amore. Foto hot, eccessive, tenere, assurde, con spirito tra il goliardico e il voyeur, popolano Twitter e Instagram con l'hashtag #sexselfie oppure #aftersex. Si parla di sexselfie-mania e addirittura di un bon ton (?!) del sexselfie.