Arrivare in Italia illegalmente? Facilissimo. Basta prenotare, viaggi giornalieri. Pubblicizzati su Facebook. La ridda degli annunci continua, nonostante le denunce. "l'Espresso" ha trovato decine di gruppi. E chiesto i costi di tre viaggi. Dalla Libia? Mille euro e sei qui

«Dal Sudan all’Italia: 2.500 euro. Dall’Egitto: duemila. Viaggi sicuri. E se serve aiutiamo anche per un visto». L’annuncio è stringato, completo, ammiccante. Ma soprattutto è su Facebook, ben visibile, pubblicato da un ragazzo libico che ha un poster di Che Guevara come immagine del profilo. E che si propone tranquillo come trafficante di uomini. Scafista 2.0. Non è il solo.

Nonostante la denuncia del quotidiano “The Guardian”, che all’inizio di maggio ha scritto un articolo su alcuni di questi gruppi, la ridda degli annunci su Facebook per gli sbarchi in Europa non è stata bloccata. Anzi. “l’Espresso” ha potuto intercettare decine di altre pagine che commercializzano viaggi illegali, contattandone diverse che offrono servizi da Turchia, Libia ed Egitto
per arrivare in Italia.

I tour operator sono clandestini. Gli spostamenti sono rischiosi, ma le offerte manifeste. C’è chi propone «trasporti continui per l’Italia da Sudan, Giordania, Tunisia, Marocco», chi dalla Turchia alla Grecia su barche di 18 metri o gommoni da 10, chi consegna ai migranti mappe dettagliate (con la traccia gps) per valicare a piedi le frontiere dell’Est, e chi, ancora, offre passaporti falsi per un’immigrazione Vip in aereo. L’illegalità delle promesse è evidente, ma non ferma il marketing. Gli autori pubblicano i numeri di telefono chiedendo di essere contattati con Viber o WhatsApp: meno intercettabili.
Questo account promuove anche la soddisfazione dei suoi clienti

Almadar Saif Ticaret risponde da Istanbul. Sembra siriano. Gli chiediamo quanto costa portare una donna e due bambini da Tunisi all’Italia. Dice che passando dalla Turchia, dove ha base lui, e da Stoccolma, dove ha i contatti per l’arrivo, sono 16mila euro in tutto. Un altro numero è libico.
Un altro annuncio su Facebook per arrivare in Europa

Alza la cornetta un uomo da Zuhara, riconosce il prefisso, dice: «Sei di Milano». Gli chiediamo quanto serve per il viaggio di una donna e due bambini dalla Libia a qui. Pochissimo: mille euro lei, 500 i figli. Un’offerta: la prendiamo. «Se vi sbrigate ho una barca che parte domani». Ma è tranquillo? «Tranquillissimo: non sarete i primi né gli ultimi».