Un costruttore (imputato anche per associazione a delinquere e turbativa d’asta in un altro procedimento per i lavori dell’aula Giulio Cesare del Comune) che nel luglio 2009 grazie a una convenzione a trattativa diretta firmata da Marra, allora capo del dipartimento delle Politiche abitative, è riuscito a fare il colpo della vita: affittare al Comune capitolino 96 appartamenti di un residence fuori dal Grande raccordo anulare alla stratosferica cifra di 2,6 milioni l’anno. Pari a un costo medio per abitazione di 2.256 euro al mese. Il prezzo in pratica di una casa da 150 metri quadri in centro.
Una maxi-richiesta davanti alla quale il braccio destro di Virginia non fa una piega. Anzi: all’ex ufficiale della Guardia di Finanza non dispiace nemmeno che le srl italiane proprietarie degli appartamenti siano controllate al cento per cento da società anonime con sede in Lussemburgo. Holding che poi finiranno nel mirino degli inquirenti per un presunto giro di false fatture da 11 milioni di euro.
Le convenzioni firmate da Marra alle società di Amore (Se non visualizzate il documento, cliccate qui per scaricarlo
Se nei giorni scorsi sui giornali ha campeggiato la presunta "congiura dei frigoriferi" invocata dalla sindaca, mentre deputati di peso sono tornati a chiedere a Grillo di mettere mano al caos in Campidoglio «che rischia di far implodere l’intero progetto politico del M5S», la questione Marra, ascoltato consigliere della sindaca e capo indiscusso del suo cerchio magico, può far saltare di nuovo i traballanti equilibri del movimento.

E attraverso certificati di residenza, deliberazioni della giunta e fogli del catasto racconterà la passione di Marra e famiglia per il mattone: se qualche settimana fa spiegammo come nel 2010, sempre da capo delle Politiche abitative e della Casa, Marra sia riuscito a comprare un attico di lusso dall’imprenditore Sergio Scarpellini (in affare con il Comune), ottenendo uno sconto di quasi mezzo milione di euro rispetto ai prezzi di mercato in barba a qualsiasi conflitto di interessi, oggi scopriamo che il dirigente ha poi messo a segno un altro mega affare: sua moglie Chiara Perico (già assunta nel 2008 nello staff dell’assessore al Personale, l’alemanniano Enrico Cavallari), nel maggio del 2013 è riuscita a prendere dalla Fondazione Enasarco, ente sotto controllo pubblico, un appartamento da 152 metri quadri più un box auto per appena 367 mila euro, in un elegante condominio a via dei Prati Fiscali.
Il contratto di acquisto della casa della Fondazione Enasarco (Se non visualizzate il documento, cliccate qui per scaricarlo)
I Marra hanno ottenuto uno sconto del 40 per cento sui prezzi di mercato, cadeau destinato a tutti gli inquilini intenzionati a comprare. Oggi la Perico, che aveva spostato lì la sua residenza nel 2009 per ottenere il diritto di prelazione, non ci vive più: si è trasferita a Malta. Se si squilla al citofono, risponde Marra in persona.