I cultori della materia la chiamano "pianificazione fiscale aggressiva". In parole povere significa che le grandi multinazionali spostano profitti dai Paesi dove producono e vendono verso gli Stati che garantiscono alle aziende straniere un'immunità totale, o quasi, dalle imposte.
Le dimensioni di questo trasferimento di ricchezza ammontano ogni anno a 240 miliardi di dollari.
Il calcolo lo ha fatto Oxfam, la Ong internazionale impegnata nella lotta alla povertà e alla disuguaglianza. A fare le spese di questo gigantesco flusso di denaro sono i cittadini delle nazioni più avanzate, a cominciare da quelle europee, ma anche gli abitanti dei territori ricchi di materie prime, che vedono tornare in patria sotto forma di tassazione solo una quota minima delle ricchezze prelevate dalle corporation.
L'indagine di Oxfam ha preso in esame i bilanci di oltre 200 grandi gruppi, tra cui i 100 maggiori al mondo. Dall'esame dei dati pubblici si scopre che il 90 per cento di queste imprese controlla almeno una filiale in un paradiso fiscale e negli ultimi 15 anni gli investimenti nei centri offshore sono quasi quadruplicati. Nella sua campagna internazionale "Sfida l'ingiustizia", Oxfam sottolinea che "agire sul fronte dell'elusione fiscale è un atto dovuto nei confronti dei cittadini che pagano le tasse e anche delle piccole e medie aziende che subiscono un forte svantaggio competitivo rispetto alle multinazionali".
Le manovre delle multinazionali sono finite nei mesi scorsi sotto i riflettori delle cronache con i casi di Google, Apple o Amazon, i giganti delle Rete che per anni sono riusciti a pagare solo pochi spiccioli di imposte nei Paesi europei, a cominciare dall'Italia, dove vantano giri d'affari miliardari. E l'Espresso ha raccontato il "sistema Gucci", la grande griffe italiana, controllata dal grupo francese Kering, che riesce a risparmiare decine di milioni in tasse vendendo dalla Svizzera le merci prodotte in Italia. Adesso gli affari opachi delle grandi imprese con i centri offhore arrivano anche al cinema. Ad alzare il velo sui meccanismi che governano l'elusione fiscale e le conseguenze sui cittadini è il film-documentario "The price we pay" (Il prezzo che paghiamo) che verrà presentato mercoledì 17 febbraio al MAXXI di Roma. Attraverso le testimonianze di studiosi, giornalisti investigativi e professionisti coinvolti in questi affari milionari il film denuncia e documenta quell'enorme "ricchezza nascosta delle nazioni" che sfugge a ogni controllo.
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Economia
15 febbraio, 2016È il tesoro nascosto che ogni anno le grandi multinazionali spostano verso i paradisi offshore. La denuncia in una ricerca della Ong internazionale Oxfam e in un film che ora esce anche in Italia
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