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Continua il sondaggio sui “Su” e i “Giù” del Paese, dal 1987 a oggi, attraverso le preferenze espresse on line dai lettori e le voci di nuovi testimonial. Su questo numero pubblichiamo le scelte della giornalista e conduttrice tv Franca Leosini, della scrittrice Elena Stancanelli, oltre a quelle dell’attuale presidente di Garzanti libri. Terne che partono dalle libertà, quindi, per delineare in seguito almeno un netto cambiamento in positivo «nel grado di civiltà» del Paese, grazie alla «regolamentazione delle unioni civili fra persone dello stesso sesso: una legge che ha tolto l’Italia dal medioevo», commenta Franca Leosini.
Condividono il suo pensiero in moltissimi, a scorrere le 10mila risposte arrivate attraverso il sito dell’Espresso, in questi giorni. «I diritti civili per omosessuali e altri conviventi, la cura dell’alimentazione e la presenza di tanti volontari» sono i motivi che fanno sperare più di un lettore. Maggiore riconoscimento arriva anche al «ruolo delle donne», come ricorda Elena Stancanelli, anche se sull’altra colonna, quella dei frammenti negativi, si allunga l’ombra delle «violenze quotidiane e atroci» contro le donne stesse, da parte di uomini che non accettano il tramonto «dei valori e dei ricatti tradizionali», economici e sociali, che tenevano le partner sottomesse, riprendendo le parole di Leosini.
Se è presente, il tema, fra le scelte dei lettori, di certo il peggioramento più ingombrante e condiviso è invece quello osservato sul lavoro: spina che torna 1653 volte fra i “giù” indicati via web. I «diritti dei lavoratori», gli stipendi, la «mancanza di posti per troppo import dalla Cina», la «diminuzione di occasioni per i giovani nelle piccole e medie imprese», «la qualità e il numero degli impieghi disponibili», la generica «disoccupazione» e la «precarietà» sono il degrado irrimediabile osservato negli ultimi 30 anni da migliaia di partecipanti al gioco-serio lanciato da Serra. Così peggiora anche la qualità della vita. E l’elenco continua.