Queste frasi con ci infatti sono tipiche del linguaggio colloquiale. Insomma, si usano quando si parla, specie fra amici e in situazioni molto familiari. E quando si scrive, allora, sono corrette? Segnalateci nei commenti gli svarioni che più vi infastidiscono o sui social con l'hashtag #italianoEspresso

“Ci ho un caldo oggi che brucio!” È corretta questa frase? E, ampliando il discorso, sono corrette tutte le frasi che usano il verbo averci? In realtà il ci in questo caso è un avverbio di luogo che ormai ha perso il suo significato, e viene usato solo come sottolineatura emotiva. Tutte queste frasi con ci infatti sono tipiche del linguaggio colloquiale. Insomma, si usano quando si parla, specie fra amici e in situazioni molto familiari. E quando si scrive, allora, sono corrette?

Qui bisogna rispondere con un diplomatico “dipende”. Dipende infatti, e davvero, dal tipo di testo che stiamo scrivendo. Se è un testo serio e formale, no, non è il caso di usarle. Se invece è un testo che in qualche modo si ispira alla lingua parlata o in cui, per esempio, dobbiamo descrivere il modo di parlare di un personaggio non molto colto, allora possono andare bene. Tantissimi sono gli scrittori che hanno usato questo tipo di frase, da Boccaccio a Manzoni, proprio per scrivere dei dialoghi più realistici e meno ingessati.

Bisogna comunque fare attenzione a come si scrivono, questi ci, oltre che a quando. Infatti la frase Oggi ci ho proprio caldo è accettabile, mentre oggi c’ho proprio caldo è un pugno su un occhio. Il problema sorge per colpa dell’h che c’è in mezzo. La h in italiano non si pronuncia, ma nello scritto si vede. Se si elide la i finale, la c e la h si trovano a contatto, e il nostro occhio è abituato a leggere le due lettere vicine come un ch che si pronuncia quindi k.

Per questo motivo vedere un testo dove sia scritto c’ho per molti è una vera tortura. I linguisti hanno proposto di usare una grafia particolare, cioè cj ho. Ma per ora è un uso limitato solo ad alcuni articoli specialistici e non ha preso piede presso il grande pubblico. Che spesso c’ha altro da fare, e usa l’apostrofo senza curarsi dell’acca. Vinceranno loro? Probabilmente. Per ora conserviamo la i finale e aspettiamo l’evolversi della lingua.