Biblioteche e fondazioni. Conferenze e riviste. La scena di destra cresce e diventa sempre più militante. Ma non abbandona la violenza: solo tra aprile e giugno sono stati 192 gli atti violenti contro la comunità islamica. Intanto le elezioni si avvicinano e, per i sondaggisti, Alternative für Deutschland raccoglierà almeno il 10 per cento di voti

Una palazzina di quattro piani, fine Novecento, a pochi passi dall’università di Halle, in Sassonia-Anhalt. Nella regione all’est del Paese, “Alternative für Deutschland”, il partito d’estrema destra, ha rastrellato nel 2016 il 24,3 per cento dei voti. E in quella palazzina al centro di Halle, acquistata per 330mila euro, dallo scorso luglio ha sede l’ “Identitäres Zentrum”, la centrale di quel “Movimento Identitario” che sta cambiando forma e linguaggio all’estrema destra (non solo tedesca). Nell’agosto del 2016, 15 attivisti del movimento hanno scalato la Porta di Brandeburgo a Berlino, sventolando in cima alla Quadriga le bandiere nere con la lambda greca gialla. Un mese fa un altro gruppo, a bordo della C-Star, ha cercato di impedire lo sbarco di profughi.

La spettacolare azione nel Mediterraneo è fallita, ma “die Neue Rechte”, la nuova destra, ha tutta una serie di strumenti per diffondere i suoi veleni ultranazionalistici, xenofobi e razzisti in Germania. Dal 2012 ha aperto i battenti ?a Berlino la “Bibliothek des Konservatismus”. Nella Fasanen Strasse della capitale, nel cuore di Berlino-ovest, l’intera palazzina della biblioteca è stata rilevata (per 3,6 milioni) dall’armatore Folkard Edler, noto sponsor dell’estrema destra ?e delle campagne di AfD. Il direttore della biblioteca, Wolfgang Feske, è un ex-redattore di “Junge Freiheit”, il settimanale ?di orientamento della nuova destra. Si deve al direttore e fondatore del settimanale, Dieter Stein, l’idea di aprire al centro di Berlino «una fucina di idee per la nuova destra», come spiega lui. I due Vip di AfD, il vicepresidente Alexander Gauland e Alice Weidel, entrambi candidati del partito alle elezioni del 24 settembre, hanno già tenuto discorsi tra i 30mila volumi della Biblioteca.
Reportage
No, la Germania non è il paradiso: viaggio nel paese che nessuno racconta
26/4/2017

Ma il vero think tank della nuova destra è l’Institut für Staatspolitik che Götz Kubitschek ha fondato a Schnellroda, cittadina nei pressi di Halle. Nei suoi saggi – dai titoli seducenti come “Tristesse Droite” – l’intellettuale propaga il cosiddetto “Etnopluralismo”, l’idea che popoli e Stati debbano distinguersi, e non mescolarsi tra loro, tantomeno accogliere i profughi o «accettare l’invasione dell’islam», come lui non si stanca di ripetere. La sua casa editrice “Antaios” – il gigante della mitologia greca – oltre ai classici del conservatorismo, pubblica “Sezession”, altra rivista dell’estrema destra. Nelle sale dell’“Institut” si ritrovano i nomi emergenti del movimento: Bjorn Höcke, il politico più radicale e controverso di Afd; storici ultrarevisionisti come Karl-Heinz Weißmann o Martin Sellner, il 27enne al vertice di “Identitäre Bewegung” a Vienna (che, su instagram, posta le sue foto con le frasi del filosofo Heidegger ).
Germania
Angela Merkel unico bastione europeo contro i nazionalismi
21/9/2017

Lo scorso febbraio Kubitschek e Sellner, i due “cervelli” della destra, hanno organizzato un convegno sul tema “Violenza politica della sinistra e i modi della nostra Resistenza”. I risultati della fitta rete di conferenze, riviste, case editrici, fondazioni e biblioteche? «La scena di destra cresce e diventa sempre più militante», ha titolato di recente il quotidiano Der Tagesspiegel. Tanto che gli organi di polizia registrano oggi un esercito di 28mila estremisti di destra in Germania (5mila sono solo gli iscritti alla NdP, il partito neonazista), 12mila dei quali «disposti ad atti di violenza». Tra aprile e giugno gruppi d’estrema destra hanno compiuto 192 reati contro la comunità islamica e le sue istituzioni dopo che, nel primo trimestre di quest’anno, i reati d’estrema destra contro gli stranieri erano saliti a 200. Nonostante la preoccupante ondata di violenza, e gli stretti contatti tra i gruppi più radicali e i funzionari di Alternative für Deutschland, i sondaggi stimano che alle politiche del 24 settembre AfD raccoglierà almeno il 10 per cento dei voti. Alle elezioni di quattro anni fa il partito guidato da Frauke Petry non aveva neanche superato la soglia del 5 per cento, e oggi rischia di trasformarsi, dopo la Cdu e la Spd, nel terzo partito in Germania. E nella spina nel fianco di una Kanzlerin sempre più potente, ma innervosita dalla destra montante.

LEGGI ANCHE

L'edicola

25 aprile ora e sempre - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 18 aprile, è disponibile in edicola e in app